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Arnaldi, come i Challenger hanno lanciato l'italiano "most improved"

I tre titoli Challenger nella prima metà del 2023 hanno dato la spinta decisiva a Matteo Arnaldi, votato come italiano capace dei progressi più significativi ("Most Improved") del 2023 ai SuperTennis Awards.

di | 06 dicembre 2023

Coppa Davis, la gioia di Matteo Arnaldi (Foto Sposito/FITP)

Coppa Davis, la gioia di Matteo Arnaldi (Foto Sposito/FITP)

I tre titoli Challenger hanno aiutato Matteo Arnaldi, votato come italiano capace dei progressi più significativi ("Most Improved") del 2023 ai SuperTennis Awards. Il sanremese aveva chiuso il 2022 al numero 135 del mondo e 12 mesi è numero 44. Considerando il ranking del primo anno da Top 100 a fine stagione, solo un italiano è riuscito a fare meglio di Arnaldi nell'era del ranking computerizzato. Come ha rivelato su SuperTennis Luca Marianantoni si tratta del piemontese Gianni Ocleppo che ha chiuso la sua prima annata da top 100 al numero 31 del mondo: era numero 108 a fine 1978 e diventò n° 31 a fine 1979. Arnaldi è al secondo posto insieme a Paolo Canè che chiuse il 1986 da numero 44 del mondo (era 199 l'anno precedente).

La corsa del Most Improved del tennis italiano nel 2023 nell'anno delle prime volte è iniziata con i tre titoli Challenger nella prima parte di stagione. A febbraio conquista il primo trofeo in un Challenger 75, a Tenerife in finale contro Raul Brancaccio. All’Abama Tennis Academy il 21enne ha vinto il Tenerife Challenger 2 facilitato dalle vesciche alla mano che condizionano in finale il campano, sconfitto 61 62.

“Sono contento del successo, devo dire che è stata una bella settimana e ho iniziato con il piede giusto sin dall’esordio. Al primo round forse ho giocato addirittura la mia partita migliore" ha detto Arnaldi che grazie a quel risultato è passato da numero 130 a 110 nel ranking ATP.

Nella settimana di Pasqua, poi, vince un altro Challenger 75, il "Costa Càlida Regiòn de Murcia", in finale contro il croato Borna Gojo, rimontando da 2-5 nel secondo set. Arnaldi è salito così al n.102 del mondo: non era mai stato così vicino all'ingresso tra i primi 100 giocatori del mondo.

L'obiettivo lo raggiunge dopo il quarto e più prestigioso titolo Challenger della stagione e della carriera, il 125 di Heilbronn vinto in finale sull'argentino Facundo Diaz Acosta. Sale da numero 106 a 72 e inizia una nuova storia.

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