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Arnaldi-Davidovich Fokina, a Dallas si preannuncia una vera battaglia

Nell'unico precedente, era già stata una battaglia, in cui Arnaldi (n. 39 ATP) era sotto di un set e di un break prima del recupero e del ritiro dello spagnolo (n. 59) nel terzo set. Il grande equilibrio potrebbe riproporsi, e il servizio dovrà aiutare l'azzurro

di | 06 febbraio 2025

arnaldi

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Per ora, l’immagine “regina” del Dallas Open è senz’altro lo straordinario punto vinto da Tommy Paul (n. 9 ATP) – una sorta di passante giocato spalle alla rete con la racchetta sopra la testa -contro Jenson Brooksby (wild card n. 1093). Al giovedì, però, si completano gli ottavi, e la concretezza vale anche degli highlights. Così, in Texas, nell’ATP 500 con 3,035,960 di montepremi complessivo, anche Matteo Arnaldi (n. 39) vuole dire la sua. L’avversario, però, è di quelli da non sottovalutare, un Alejandro Davidovich Fokina (n. 59) che si è rivisto ad ottimi livelli soprattutto nell’ultimo Australian Open, dove ha raggiunto gli ottavi.

L’azzurro e lo spagnolo vengono da un esordio positivo nel torneo, dove hanno rispettivamente superato in due set i qualificati Christopher Eubanks (n. 104) e Brandon Holt (n. 179). Tra di loro, c’è anche un precedente particolare. Negli ottavi dell’ultimo Masters 1000 del Canada, ad agosto, Davidovich Fokina fu costretto a ritirarsi nel terzo set (sul punteggio di 46 76(5) 30 per l’italiano), aprendo così la strada ad Arnaldi per quello che sarebbe stato poi il suo miglior torneo in tale categoria, terminato solo in semifinale contro Andrey Rublev.

Alejandro Davidovich Fokina colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Alejandro Davidovich Fokina colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Il sanremese, testa di serie n. 8 del torneo, ha tutte le carte in tavola per giocarsi al meglio la partita, senza nascondere l’ambizione di approdare ai quarti di finale. Il discorso è simile, però, per l’iberico, che pur essendo oggi fuori dalla Top-50 del ranking, vanta un best ranking di n. 21 (raggiunto nel 2021). Nonostante gli ultimi mesi di difficoltà, proprio in Australia ha infatti dato prova di essere ancora un giocatore temibile, sia tennisticamente che in termini di energie fisiche e mentali.

Nel primo Major della stagione, ha compiuto anche una piccola impresa che da quelle parti non si vedeva dal 2005: rimontare per due partite consecutive, contro Felix Auger-Aliassime prima e con Jakub Mensik (con tanto di match point annulato) poi, da uno svantaggio di 0-2 nel computo dei set.

Potrebbe suonare scontato, ma le peculiarità dell’avversario suggeriscono una sfida equilibrata, in cui ogni dettaglio potrà fare la differenza. D’altronde, anche confrontandoli colpo su colpo, il predominio da fondo campo potrebbe spettare semplicemente al giocatore che meglio sentirà la palla o si adatterà alle condizioni di gioco. Già in Canada fu battaglia, e prima del ritiro, Davidovich Fokina si era trovato per due volte avanti di un set e di un break.

Un dato chiave, pensando al ligure, sarà in particolar modo quello delle prime in campo: nelle prime tre partite stagionali, la media è stata al 51%, mentre contro Eubanks il dato è salito al 61%. Una percentuale necessaria anche per offrire meno seconde allo spagnolo, che contro la seconda degli avversari vince il 55% dei punti in stagione.

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