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Matteo Arnaldi batte il moscovita per la seconda volta in carriera e firma il miglior risultato nel primo Masters 1000 della stagione
di Alessandro Mastroluca | 08 marzo 2025
Nel sabato italiano di Indian Wells, Matteo Arnaldi allunga il sogno il California. Il sanremese ha raggiunto per la prima volta il terzo turno al BNP Paribas Open, il primo Masters 1000 della stagione. Ha sconfitto 63 75 Andrey Rublev, forte di 19 vincenti a 14 e nove punti in più vinti al servizio. Bravo l'azzurro a non perdere la calma quando si è trovato sotto 0-3 con due break da recuperare nel secondo set e a non farsi trascinare nel vortice di frustrazione, rabbia e occasionali accelerazioni destabilizzanti del moscovita.
Arnaldi ha ottenuto così la seconda vittoria in quattro confronti diretti, la prima sul duro dopo il successo dell'anno scorso al Roland Garros. Le due sconfitte erano maturate a Vienna nel 2023 e a Montreal nel 2024 in semifinale, la prima in un Masters 1000 per l'azzurro. Al prossimo turno affronterà lo statunitense Brandon Nakashima, n. 33 del mondo (1-1), che ha sconfitto quest'anno a Delray Beach nei quarti. Nakashima aveva vinto il primo duello nell'edizione 2022 delle Next Gen ATP Finals dove avrebbe finito per trionfare.
Il primo break è di Rublev, ma non lo difende. Completato il contro-break dell'1-1 Arnaldi prende più saldamente il comando del gioco, soprattutto nei suoi turni di battuta. Sfrutta meglio la diagonale sinistra, gioca profondo contro il rovescio di Rublev che ha meno occasioni per girare intorno alla palla e aprirsi il campo con il diritto dal centro-sinistra. Una scelta tatticamente condivisibile, visto quanto il russo riesca a tracciare accelerazioni esplosive sia in lungolinea sia in diagonale da quella zona di campo.
Il moscovita oscilla tra propositività e qualche errore banale, così consente ad Arnaldi di salire avanti di un break e servire per il set sul 5-3. I segni di nervosismo di Rublev, che si trattiene visibilmente per allontanare la tentazione di spaccare la racchetta e obbedire all'invito ad essere responsabile che ha scritto sulle scarpe, sono evidenti. Arnaldi però non ne approfitta e gioca il peggior turno di battuta del set.
Nemmeno il contro-break, però, calma i bollenti spiriti di Rublev che inizia il decimo game con un doppio fallo, un diritto a rete e un errore forzato di rovescio. Arnaldi ringrazia per i regali e alla prima occasione incamera il primo set, dopo un altro rovescio a metà rete di un sempre più frustrato Rublev.
Il russo, in campo come atleta neutrale, si allontana per andare in bagno a fine primo set. Sta fuori diversi minuti e al rientro è un giocatore diverso. Piazza il break al primo game, aiutato va detto da un Arnaldi fin troppo conservativo nei primi due punti, e si mette a martellare con efficacia anche con il rovescio lungolinea.
I break da recuperare per l'azzurro diventano due. Il punto del 3-0, con due volée di rovescio di Rublev e un recupero vincente di diritto in controbalzo con la palla dietro la schiena, si può considerare un manifesto di una partita scandita da errori e scelte spesso estemporanee che però finiscono per creare uno spettacolo divertente.
Il set pare compromesso già dopo un quarto d'ora, ma l'inconsistenza del russo rende possibile ogni esito. E infatti torna a regalare di diritto e di rovescio, e Arnaldi senza dover fare niente di che recupera uno dei due break di vantaggio (1-3). Arnaldi, bravo a salvare una palla di possibile 1-4, fa valere la superiore rapidità negli spostamenti, esacerba l'illogicità delle scelte di Rublev e vince quattro game di fila.
La precipitazione, tuttavia, continua a condizionare la prestazione di entrambi e di conseguenza a togliere linearità allo sviluppo del match. Rublev si arrabbia ad ogni pie' sospinto; Arnaldi, pur apparentemente più in controllo, nel nono gioco si salva da 0-40 e piccona l'autostima del rivale. "Me ne voglio andare" urla alla fine dell'undicesimo game. Non proprio il mood migliore prima di andare a servire per tenere in piedi la partita. Arnaldi gli dà una mano a salire sull'aereo per la Florida, in vista del Miami Open.