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Sognando in California: sarà di nuovo Arnaldi-Alcaraz

Matteo Arnaldi ha sconfitto Luca Van Assche e sarà il primo avversario a Indian Wells di Carlos Alcaraz che l'ha sconfitto nel suo primo ottavo di finale Slam allo US Open 2023

di | 07 marzo 2024

Matteo Arnaldi (Getty Images)

Matteo Arnaldi (Getty Images)

Due tie-break per guadagnarsi una rivincita. Matteo Arnaldi ha sconfitto 76(6) 76(3) Luca Van Assche e ha raggiunto così il secondo turno al BNP Paribas Open, il primo Masters 1000 della stagione in corso all'Indian Wells Garden (duro, Plexipave - montepremi $9,495,555). Arnaldi, numero 40 ATP, sarà il primo avversario di Carlos Alcaraz, chiamato a difendere la posizione di numero 2 da Jannik Sinner che potrebbe diventare il primo italiano in Top 2 nella storia del tennis maschile. Sarà una riedizione dell'ottavo di finale dello US Open, il primo in uno Slam per l'azzurro che ha ceduto in tre set ma senza sfigurare.

Contro Van Assche, numero 86 del mondo che ha aggiunto al suo staff l'ex coach di Matteo Berrettini, Vincenzo Santopadre, ma solo per alcune settimane all'anno, Arnaldi ha completato il match con 31 vincenti a 20 e 38 gratuiti a 28. Ha giocato complessivamente un tennis più aggressivo: ha ricavato 38 punti nelle 48 occasioni in cui ha servito la prima e vinto 51 punti a 37 negli scambi brevi, conclusi entro i quattro colpi, e ottenuto il doppio dei punti direttamente dal servizio (26 a 13). Van Assche si è fatto valere di più nelle fasi di manovra, come dimostrano i 61 punti vinti a 41 negli scambi da fondo.

Arnaldi batte Van Assche a Indian Wells: la cronaca

Il geometrico Van Assche è il primo a completare un break (2-1) grazie anche a una palla corta a rete e a un errore di rovescio del sanremese. Arnaldi vede sfumare tre chances consecutive di immediato contro-break, merito del francese che piazza tre prime vincenti e allunga 3-1. "A volte Arnaldi diventa negativo, vorrebbe rigiocare sempre la partita perfetta che ha fatto contro Ruud a Madrid, ma quelle capitano una volta l'anno" ha raccontato il suo coach Alessandro Petrone a Tennis Talk su SuperTennis. Nei primi game sembra di vedere negli errori frettolosi di misura le conseguenza della frustrazione per la distanza tra il desiderio e l'azione, l'ambizione immaginata e la resa effettiva del gioco.

D'altra parte, il pregio di Arnaldi sta nel non farsi condizionare a lungo da errori e pensieri pesanti. Leggero di testa come nel suo incedere in campo, Arnaldi riprende il filo della partita. Va di nuovo avanti 0-40 in risposta nel sesto gioco, e stavolta il break si concretizza: cruciale una palla corta di rovescio lungolinea su cui Van Assche arriva senza però rimandare la palla oltre la rete.

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Nel confronto scacchistico per l'occupazione degli spazi in campo, Arnaldi non smentisce la sua predilezione per le rincorse e i recuperi generosi anche se il suo tennis risulta più efficiente ed efficace quando persegue la conclusione breve: il servizio o la risposta vincente, le accelerazioni sulla riga, le transizioni verso rete. Il francese, infatti, vince quasi il doppio degli scambi da fondo nel set, 32 contro 17.

E' proprio un'esplosiva risposta a dare ad Arnaldi il primo mini-break nel tie-break che decide il primo set. Un segnale effimero, perché il vantaggio dura solo un punto.  Arnaldi si fa applaudire per il passante stretto di rovescio che lo porta al set point (6-4). Il francese cancella la prima occasione con un rovescio lungolinea e alla seconda risponde al passante incassato due punti prima con una risposta diagonale che frustra il serve and volley un po' azzardato dell'azzurro (6-6). Come in occasione del contro-break, Arnaldi torna a far leva sulla palla corta, stavolta giocata verso il rovescio di Vann Assche. E anche stavolta il francese ci arriva ma colpisce dritto per dritto e la palla, deviata dal nastro, vola larga. E' l'anticipata resa che si manifesta un punto più in là con il quarto doppio fallo del francese. Il risultato premia la maggiore propositività di Arnaldi che chiude il set, durato 65 minuti, con 15 vincenti a 9, 21 errori a 14 e 15 servizi senza risposta a 8.

Matteo Arnaldi in azione ad Acapulco (Getty Images)

Anche nel secondo, l'azzurro prosegue la sua partita tutta controvento per effetto del break subito nel primo turno di battuta (0-2). Arnaldi non smette di crederci, né di applicare il suo lucido piano di gioco. Il game più bello è il settimo, non solo perché coincide con il controbreak ma per il modo con cui se lo va a guadagnare, centimetro dopo centimetro, vincente dopo vincente. Il ligure fa sorgere dubbi crescenti nel francese di madre italiana che sta studiando per laurearsi in matematica, soprattutto nella solidità del suo rovescio. Il gioco di Van Assche cala, e il francese si ritrova spalle al muro, sotto 5-5 15-40 e qui Arnaldi può rimpiangere l'errore con il rovescio dal centro del campo con cui spreca la seconda palla break consecutiva. Il vantaggio competitivo comunque rimane e si traduce nel primo mini-break del tie-break (3-2). Sempre più estroverso nelle esultanze, a suon di attacchi e "come on!" si guadagna con merito la 27ma vittoria ATP della sua carriera.

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