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L'italiano, al ritorno in campo dopo l'ultimo match giocato agli US Open, batte l'australiano O'Connell che nel terzo set si era presentato alla battuta per chiudere il match
di Ronald Giammò | 21 settembre 2024
Ventisei giorni. Tanti ne erano trascorsi dall'ultimo match giocato da Lorenzo Musetti. US Open, una sconfitta al terzo turno contro l'americano Nakashima, la settima sulle ultime trenta partite giocate dal toscano durante la sua estate d'oro che aveva portato lui in dote due finali consecutive a Stoccarda e al Queen's, la semifinale a Wimbledon, una terza finale a Umago e - last but not least - il bronzo olimpico vinto a Parigi. La ripresa dell'attività è coincisa con un primo turno nel "Chengdu Open" (ATP 250 - cemento - montepremi 1.269.245 dollari) al cospetto dell'australiano n.75 del mondo Christopher O'Connell. Rivale che dopo gli US Open era volato in anticipo in Asia riuscendo pochi giorni fa a far suo il Challenger di Guangzhou. Alla fine è arrivata una vittoria: sofferta, costruita a fatica e vidimata sul finale di partita dopo due ore e quaranta minuti di gioco col punteggio di 67(5) 64 76(4).
"E' stato un match difficile, sapevo che Chris stava giocando bene e che specialmente al servizio sapeva essere molto affilato e preciso. Ho sciupato molte palle break ma sono rimasto concentrato e tatticamente sono riuscito a gestire il match fino alla fine", è stato il commento a caldo offerto dallo stesso Musetti a fine partita.
Xiè xie ??
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Musetti with some words of appreciation for his fans in China ????@ChengduOpen pic.twitter.com/mP9d4UH6jZ
This is what it means. This is tennis.@chengduopen | #ChengduOpen pic.twitter.com/VNgf8mxk9y
— ATP Tour (@atptour) September 21, 2024
L'incognita, in partite come queste, è la ruggine depositatasi su un gioco che all'azzurro era valso non poche soddisfazioni nelle lunghe settimane estive; non di meno, la verifica verteva anche sull'aver consolidato o meno quel salto di qualità - tanto caratteriale quanto tattico - ben evidenziato in quel periodo e su cui continuare a costruire un finale di stagione che, per sua stessa ammissione, avrebbe potuto portarlo a contendere uno dei sei posti ancora disponibili per le Finals di Torino. O'Connell si è confermato competitor scomodo, galvanizzato dal recente titolo conquistato, capace di controbreakare a zero nel primo set il break appena incassato e di risollevarsi - stavolta con grossa complicità del toscano - dall'4-1 con cui si era aperto il tie-break del primo set.
Nel secondo, sgranchitosi definitivamente, Musetti è salito di giri riscuotendo dalla sua prima di servizio tutto ciò di cui c'era bisogno per riportare il match in parità. E la contesa è così giunta al terzo set, un parziale a cui potranno attingere ugualmente, per intensità ed emozioni, tanto gli almanacchi del torneo quanto la psicologia applicata allo sport. Ancora una volta, giunti a metà parziale, i due rivali si sono scambiati dei break, ma è stato quello successivo, strappato a zero da O'Connell, a portare proprio l'australiano al servizio per chiudere la partita. Missione lasciata incompiuta e alla quale Musetti è riuscito a ribellarsi rinnovando quanto di buono messo in mostra durante l'estate: carattere, solidità, capacità di uscir fuori da situazioni compromesse e la volontà di farlo non tradendo il suo gioco. Il controbreak ha spezzato così l'entusiasmo di O'Connell, caparbio nel ritardare l'esito del match al tie-break, ma infine sconfitto nonostante un ultimo tentativo di restarvi aggrappato, reso vano dagli ultimi lampi offerti dall'allievo di coach Tartarini, chiamato ora alla prova del nove contro il n.5 del seeding, il francese Adrian Mannarino, da cui passerà l'approdo in semifinale.
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