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Next Gen ATP Finals, day 1: super Cobolli batte Stricker, Nardi cede in 5 set a Fils

Nel secondo singolare Flavio gioca una partita perfetta contro lo svizzero, forse fisicamente non al meglio: in apertura di programma Luca lotta per cinque set ma non basta contro il francese, favorito numero uno del torneo

28 novembre 2023

Tutta la soddisfazione di Flavio Cobolli (foto Getty Images)

Porta a casa un match in cui vince un punto in meno del suo avversario ma in cui è assolutamente perfetto quando i punti valgono doppio (“killer-point”). Comincia bene per Flavio Cobolli la sesta edizione delle Next Gen ATP Finals (due milioni di dollari di montepremi), che si sta disputando sul veloce indoor della King Abdullah Sports City di Jeddah, in Arabia Saudita.

Nel secondo match del day 1, per il Gruppo Verde, il 22enne romano, n.100 del ranking e quinta testa di serie, ha battuto 4-2 3-4(7) 4-1 4-2, in un’ora e 38 minuti di partita, lo svizzero Dominic Stricker, n.94 ATP e terza testa di serie.

“Ho giocato un’ottima partita e sono contentissimo di essere qua con tutta la mia famiglia”, il commento a caldo di un Cobolli stravolto dalla fatica ma felice. “Il campo è veramente veloce ma io sono stato ancora più veloce, quindi ho dimostrato che posso giocarci”.                                                       

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Il match. Genio e sregolatezza come pochi, con una propensione pericolosa al rischio totale, nella loro prima sfida il 21enne di Grosshochstetten, che sfoggia una vistosa fasciatura alla coscia sinistra, paga cara l’unica palla-break concessa nel quinto gioco del primo set, ed il “killer-point” che finisce per costargli la frazione. Anche perché i suoi “punti assassini” invece (secondo e quarto game) Cobolli se li gioca benissimo (4-2). Stricker reagisce nel secondo parziale ma il 21enne romano non molla l’elvetico riesce a pareggiare il conto solo al tie-break e alla terza palla utile (4-3).

Nel terzo set Flavio scatta sul 3-0, con Dominic che perde la battuta nel secondo gioco e che diventa matto per la quantità di palle-break non sfruttate: Cobolli ringrazia e chiude 4-1. Nella quarta frazione Stricker perde subito il servizio ma se lo riprende, riuscendo a strappare la battuta all’azzurro per la prima volta nel match alla dodicesima palla-break (1-1).

L’elvetico manca due chance di portarsi in vantaggio mentre l’azzurro è ancora una volta “chirurgico” nel “killer-point” che gli vale di nuovo un break di vantaggio (2-1). Cobolli conferma il vantaggio (3-1), Stricker annulla co una prima ad uscire un match-point nel quinto game (3-2): nel sesto Flavio si procura con un ace un secondo match-point sul quale lo svizzero mette fuori il diritto lungolinea per il definitivo 4-2 dell’azzurro, che mercoledì sfiderù il francese Fils, primo favorito del torneo (T.T.)     

La delusione di Luca Nardi (foto Getty Images)

Riservista l'anno scorso, Luca Nardi ha inaugurato la sesta edizione delle NextGen Atp Finals perdendo contro Arthur Fils, testa di serie n.1 del seeding, in cinque set col punteggio di 24 43(6) 42 14 42.

Accorciando la durata dei set e accelerando le procedure di gioco, il risultato in queste NextGen Atp Finals è che ogni punto assume un peso specifico maggiore. Da qui la consapevolezza di dover sfruttare fino in fondo quei momenti del match in cui l'inerzia del match pende dalla propria parte, memori che in caso contrario tutto quanto di buono sin lì costruito possa sfumare in un istante.

Tra i due contendenti, quello capace di abbracciare meglio questa nuova filosofia è stato proprio l'italiano: tenace, concentrato, coraggioso nell'accettare a viso aperto la sfida lanciatagli dal francese il cui tennis, al momento, è però risultato più maturo, così come più solida è stata l'esperienza da lui maturata nel corso di quest'ultima stagione.

Tuttavia, la fiducia nei propri mezzi ha rischiato di giocare un brutto scherzo al francese: lento ad entrare in partita, in riserva di prime palle per tutto il primo set, e a disagio di fronte a un Nardi capace di sostenerne ritmo e intensità nel corso degli scambi. A forza di entrare e uscire dal match, Fils ha dovuto annullare un set point nel secondo parziale che se fallito avrebbe concesso a Nardi il doppio vantaggio e che invece ha portato il set al tie-break vinto poi dal n.36 del mondo al deciding point.

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Il format è agile, e le regole non sono state ancora del tutto assimilate: ci si sbaglia nella gestione dei cambi di campo, gli spettatori in movimento (dietro alle spalle dei giocatori) più di una volta vengono richiamati dal giudice di sedia, e mantenere la concentrazione è operazione difficile tanto per Nardi quanto per Fils. Ma una volta riassestatosi l'ordine, il copione del match non è cambiato con i due decisi a far di tutto per chiudere in fretta la contesa.

Il pesarese non ha sfigurato neanche in questo frangente costringendo Fils a dar fondo a tutto il suo repertorio, e scoprendolo vulnerabile nella diagonale di rovescio a lunga sollecitata dall'azzurro, apparso disinvolto nell'esecuzione e solido nella testa anche in coincidenza dei momenti delicati del match. Il quarto set è stato dominato da Nardi, e non sono mancati gli acuti - ancora il rovescio -, gli azzardi costruiti su di una fiducia in crescendo né la voglia di spingersi fino ai propri limiti. Un territorio per Nardi ancora tutto da esplorare e sul quale Fils si è invece già avviato durante gli ultimi dodici mesi, trovando risposte parziali sulle quali ha potuto però proseguire la sua crescita.

Per Nardi il debutto non è stato affatto amaro. Anzi. E' sembrato più una conferma dei progressi messi in mostra durante il suo 2023, con tutti i limiti del caso sotto ai quali - si spera - possa celarsi ora la promessa di una nuova stagione in cui proseguire nel suo percorso di crescita che, supportato dal carattere visto oggi in campo, non potrà che regalare lui soddisfazioni (R.G.). 

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