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Atp Rotterdam, trionfano Bolelli-Vavassori

Mai un doppio azzurro si era imposto nell'Atp di Rotterdam, per Bolelli e Vavassori si tratta del secondo titolo stagionale in un 2025 in cui hanno perso una sola partita

di | 09 febbraio 2025

Andrea Vavassori e Simone Bolelli (Atp Tour)

Andrea Vavassori e Simone Bolelli (Atp Tour)

Su Rotterdam sventola bandiera azzurra. Merito di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, vincitori in finale contro il team composto da Sander Giller e Jan Zielinski col punteggio di 62 46 10-6. E' un risultato che regala al duo tricolore il secondo titolo in stagione dopo quello colto a gennaio ad Adelaide, giunto per di più alla terza finale dell'anno dopo quella raggiunta e persa ai recenti Australian Open.

"E' stata una finale molto lottata - ha dichiarato Simone Bolelli durante la cerimonia di premiazione - giocheremo tante volte quest'anno, voglio ringraziare il mio partner, abbiamo ricevuti tanto sostegno dal pubblico italiano qui e sono felice di aver condivido questo successo con te, hai aggiunto anni alla mia carriera, sono quasi due anni che giochiamo insieme e spero di riuscire a vincere ancora più trofei alla nostra bacheca quest'anno".

"Abbiamo iniziato dai Challenger e vi auguro il meglio - ha esordito nel suo discorso post match Vavassori - Tre finali, abbiamo cominciato l'anno in maniera incredibile e ne sono fiero, è un piacere condividere il campo e il viaggio con te, l'atmosfera oggi era bellissima, questo è uno dei torneo più belli in cui abbia mai giocati, è stata una settimana bellissima e sicuramente torneremo l'anno prossimo".

Più forti della statistica e della programmazione. Simone Bolelli e Andrea Vavassori, definiti dai loro avversari "coppia dominante" di questa specialità, si confermano ormai come il team a cui guardare in questo 2025, da loro aperto con la finale vinta ad Adelaide e raffinato poi con la finale di Melbourne, unico match perso sin qui perso per mano del duo  Heliovaara e Patten, centrando in Olanda il secondo successo dell'anno. Un match a senso unico nel primo set, con gli azzurri bravi a sintonizzarsi e a portarsi in vantaggio 5-1. 

Diverso il copione del secondo parziale, con Zielinski a prendere per mano il suo partner e a sciorinar tennis dal fondo e nel gioco a rete. Palle break non se ne vedono, le iniziative degli azzurri stavolta trovano risposte adeguate e sono i nostri a doversi difendere, testati più volte da rivali d'un tratto ricongiuntisi con il loro gioco e sorretti d auna nuova fiducia. Nell'ultimo game, Zielinski imperversa e varia, e la sua audacia è infine ripagata con l'unico break del set, quello che consente a lui e a Gille di rinviare l'esito del match al super tie-break.

Giusto il tempo di guardarsi negli occhi e di capire che il momento di alzare nuovamente il livello del proprio gioco era nuovamente arrivato. Ed ecco Bolelli a far valere la sua esperienza, i servizi ad aprire il campo, i rivali coriacei ma tenuti sempre a distanza nel punteggio: prima sul 5-3 e poi ancora sull'8-5. Zielinski e Gilles sono accorti nel non cadere in errore, ma ancor più cinici sono gli azzurri nel non dar loro alcuna chance per rientrare in partita, trasformando il primo match point in loro favore e chiudendo una contesa che se da un lato li ha visti cedere il primo set del torneo, dall'altro ne ha rafforzato lo status di doppio leader del circuito, destinato a un'altra gran corsa. Adelaide poteva essere un caso, Melbourne una felice coincidenza. Rotterdam ne è stata l'inconfutabile prova. 

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