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Il n. 18 ATP ha già vinto due titoli in stagione, e punta alle Nitto ATP Finals: "Ho lavorato con un mental coach, mi sento più forte", ha detto al sito ATP
di Samuele Diodato | 20 marzo 2025
“Ho dovuto combattere contro problematiche sia mentali e fisiche, ma alla fine sono stato ricompensato. Sono riuscito a rimanere competitivo in tutto questo, ed è fantastico, ora sono tornato a giocare il mio miglior tennis”. Si riassume in queste poche e potenti parole, lo stato di forma, la fiducia in sé stesso, di Felix Auger-Aliassime (oggi n. 19 ATP) che ha rilasciato una breve intervista al sito ATP.
Domani, per lui, inizierà il Miami Open presented by Itau, dove cerca un buon risultato che lo aiuti a lasciarsi alle spalle la sconfitta all’esordio nel primo Masters 1000 del 2025, quello di Indian Wells. Non si può certo dire, però, leggendo le sue parole, che quanto accaduto in California abbia lasciato il segno su di lui.
Anzi, è proprio lo stato di forma recente che lo induce a “rimbalzare” prontamente dopo un episodio del genere. D’altronde, in questo inizio di stagione è stato uno dei migliori giocatori al mondo, attualmente alla quinta piazza della Race ATP, nonché capace di aggiudicarsi ben due titoli (l’ATP 250 di Adelaide e quello di Montpellier) ed essere il giocatore ad aver vinto più partite finora, 16.
Non è una sorpresa in toto, il suo bilancio di 16-6 (in cui va inclusa la finale all'ATP 500 di Dubai), se pensiamo che il canadese si era già spinto al best ranking di n. 6 nel 2022, con tanto di qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino. In ogni caso, si tratta di segnali importanti, per uno con le sue ambizioni: Adelaide è stata la prima ricompensa, interrompendo un digiuno a livello di trofei che durava dall’autunno del 2023, e Auger-Aliassime non vuole fermarsi.
“In quanto persone, i cambiamenti sono parte di noi. Ultimamente ho lavorato di più sul fisico e abbiamo anche iniziato a dedicare molto tempo sulla preparazione mentale. È stato interessante lavorare con un mental coach che può dare esercizi per migliorare davvero sé stessi. Ora sento più equilibrato e più acuto con i miei strumenti mentali, quindi spero che possa continuare a funzionare per me”.
La cosa che lo rende orgoglioso, dice, è “non è essere uscito dalla Top-30” durante le difficoltà attraversate. Ne è rimasto fuori, infatti, soltanto per sei settimane tra il marzo e l’aprile del 2024, prima di darsi una nuova spinta grazie alla finale nel Masters 1000 di Madrid. Oggi, poi, viaggia evidentemente col vento in poppa, ha iniziato la stagione da n. 29 al mondo, guadagnando già 10 posizioni.
Miami, nella sede attuale dell’Hard Rock Stadium, gli evoca ricordi felici, tra i quali la semifinale raggiunta al debutto nell’edizione del 2019. Ma oggi l’ex n. 6 sembra voler piazzare l’asticella dove appunto era un tempo: "Se continuo a essere costante come nei primi mesi e gioco bene in alcuni dei grandi eventi, allora di sicuro ho una possibilità per qualificarmi nuovamente a Torino" - ha detto -. C'è ancora molta strada da fare, ma sarei felice se ci riuscissi. Penso che, per me, sia un obiettivo realistico ogni anno".
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