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A Barcellona vince l'inclusione: arriva la prima "ball girl" con sindrome di Down

Alessandra Bonhomi, raccattapalle in un match di doppio del venerdì, è la prima ragazza con sindrome di Down a svolgere tale compito senza alcun assistenza in un match ATP. Il responsabile del torneo: "Per noi è un sogno che si realizza"

di | 19 aprile 2025

Una panoramica della Pista Rafa Nadal, campo centrale dell'ATP 500 (Getty Images)

Una panoramica della Pista Rafa Nadal, campo centrale dell'ATP 500 (Getty Images)

Inclusione e forza di volontà sono un… doppio vincente contro i tabù. L’esempio arriva dal Barcelona Open Banc Sabadell, l’ATP 500 di scena questa settimana in Catalogna dove si è scritta una piccola pagina di storia e si è lanciato un messaggio al resto del mondo. Durante uno dei match di quarti di finale di doppio sul Campo Andres Gimeno, infatti, tra i raccattapalle il torneo ha premiato Alessandra Bonhomi, ragazza affetta dalla sindrome di Down.

Una scelta spiegata orgogliosamente dal responsabile dei Barcelona Open Ball Kids, Marc Visiedo: “Per noi c'è molto lavoro dietro. È un'idea che era un sogno quando l'abbiamo proposta, e trasformarla in realtà è molto emozionante per tutti”, ha raccontato al sito del torneo.

Bonhomi è la prima ragazza con la sindrome – che causa ritardi nello sviluppo e disabilità cognitiva - a presenziare in un match ATP senza alcuna forma di assistenza. Un traguardo – ha spiegato Visiedo – che “Dimostra al mondo che chiunque, anche le persone con disabilità, può ottenere qualsiasi cosa desideri nella vita, migliorandosi e impegnandosi”.


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