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Barcellona, Arnaldi cede a Ruud

Il norvegese si conferma uno specialista della terra battuta e incassa la vittoria n.27 in stagione, nessuno come lui. L'italiano lotta, paga qualche imprecisione di troppo al servizio ma non sfigura

di | 19 aprile 2024

Casper Ruud (Getty Images)

Casper Ruud (Getty Images)

Si chiude ai quarti di finale il cammino di Matteo Arnaldi al “Barcelona Open Banc Sabadell” (ATP 500 - montepremi 2.782.960 euro) che si disputa sulla terra rossa del Real Club de Tenis Barcelona-1899, il più antico circolo della capitale della Catalogna. L'italiano è stato eliminato dal norvegese n.6 del mondo Casper Ruud in due set col punteggio di 64 63 in quello che era anche il suo primo quarto di finale in carriera in un Atp500. Ruud si è confermato raffinato interprete della terra rossa, dotato di un tennis razionale a cui molto ha giovato la recente finale di Monte-Carlo, ultima tappa di un momento di forma che lo ha portato a conquistare oggi la sua vittoria n.27 in stagione. Ma Arnaldi non ha sfigurato, mettendo in mostra carattere e un gioco che in più di un'occasione ha reso oltremodo complicato il lavoro del norvegese n.3 del seeding. 

Il rammarico è per un servizio che oggi ha stentato ad accendersi. Ed indizi erano arrivati fin dai primi game, in cui Arnaldi era riuscito a mettere in campo sole tre prime nei suoi primi due turni di battuta. Al contrario, quando esposto alle minace altrui, Ruud è riuscito a trovare nella battuta un'ancora di salvezza efficace cui aggrapparsi scampando pericoli che avrebbero rischiato di compromettere il vantaggio da lui sin lì acquisito. 

Ma al di là di un pronostico che sembrava già scritto, non sono mancate le note positive nella prestazione del sanremese: la voglia di sfidare a viso aperto il suo rivale, un atletismo non indifferente, l'intelligenza nell'opporre soluzioni diverse in grado di inceppare i meccanismi del n.6 del mondo e non ultima la tenacia nel voler restare in partita fino alla fine. 

Una fine che avrebbe potuto arrivare più tardi, se non fosse stato per le quattro palle break annullate da Ruud che avrebbero portato l'italiano n.40 del ranking a servire per il 5-5. E che invece il norvegese è riuscito a inchiodare ancora una volta con il suo servizio e con la pazienza di chi, fiutato il pericolo, è riuscito a gestirlo con freddezza e precisione.  

Resta comunque una prestazione su cui continuare a costruire in vista dei prossimi appuntamenti, arrivata dopo altre prestazioni convincenti che lasciano ben sperare, su tutte la maratona vinta contro l'argentino Baez. La terra battuta è superficie che non fa sconti, ma Arnaldi ha dimostrato di avere i colpi e la testa per sostenerne le difficoltà e la fatica a cui sottopone i suoi interpreti. Lo swing è appena partito, il futuro ancora tutto da scrivere.

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