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Bercy, Alcaraz: "Essere più costante, è questo l'obiettivo per il 2025"

Lo spagnolo n.2 del mondo è arrivato a Parigi dove proverà a far bene in un torneo in cui non si mai spinto oltre i quarti di finale: "Mi sono allenato bene e ho buone sensazioni, sono sicuro di poter far bene qui"

28 ottobre 2024

Carlos Alcaraz (Getty Images)

Carlos Alcaraz (Getty Images)

"Mi sono appena allenato, ho provato sia il Centrale che uno dei campi d'allenamento e ho notato una differenza tra i due. Comunque sono condizioni davvero veloci, non me le aspettavo così. Credo di essere pronto per il match di domani e penso anche che giocherò alla grande, sono carico di fiducia ed emozionato per iniziare questo torneo". E' un Carlos Alcaraz carico quello presentatosi quest'oggi di fronte ai microfoni del Rolex Paris Masters di Bercy. Un torneo, quello parigino, dove neanche lo spagnolo è mai riuscito a far bene in carriera. Una circostanza che l'ex n.1 del mondo ricorda bene e che quest'anno si sente pronto a sfatare: "Qui non ho mai giocato molto bene. E' un torneo che arriva a fine stagione, forse la stanchezza, o il fatto che dovessi comprendere bene che una stagione non si chiude a settembre. Quest'anno però mi sento in condizioni diverse: so quel che devo fare, e ultimamente ho svolto un ottimo lavoro. Quindi mi sento pronto per fare un buon risultato o per lo meno migliorare quello ottenuto qui l'anno scorso". 

Con il 2024 giunto ormai ai titoli di coda, anche per Alcaraz è il momento di stilare un bilancio - seppur ancora provvisorio - circa i risultati ottenuti in stagione. Nonostante le tre vittorie ottenute contro Jannik Sinner e due titoli Slam, il murciano è distante oltre 3.000 punti dal numero uno del mondo nella Race per Torino. Normale quindi riflettere sulla ricerca di una continuità che per lui si pone oggi come l'obiettivo per la prossima stagione: "Che l'abbia battuto tre volte non conta. Forse non sono riuscito a giocare bene in alcuni tornei. Ho una buona percentuale di vittorie, ma quella di Jannik è superiore al 91% e sono stati davvero pochi quelli capaci di ottenerne una simile. Quest'anno sta giocando davvero ad un altro livello".

"Tutti i giocatori cercando di essere più costanti - ha poi proseguito con la sua riflessione Alcaraz - In ogni torneo si desidera sempre arrivare il più in là possibile e questo sarà il mio obiettivo per il prossimo anno: provare a giocare meglio quei tornei dove non ho fatto bene".

Le ultime considerazioni sono per l'esibizione svoltasi a Ryadh, il Six Kings Slam da lui perso in finale proprio contro Sinner. Se l'azzurro aveva dichiarato di aver preso parte a quel torneo per potersi misurare con i migliore e non per una ragione economica, Alcaraz sorridendo ha ammesso che "se dicessi di esser andato lì solo per divertirmi e giocare no pensando ai soldi, mentirei. Lavoriamo tutti per quello, è la vita - ha chiosato - Amo giocare a tennis e la maggior parte delle volte lo faccio senza pensare ai soldi: lo faccio per divertimento e per l'amore che ho per questo sport. Ma dobbiamo anche essere realisti e capire che lo si fa anche per guadagnare e quello messo in palio in Arabia era il montepremi più ricco mai assegnato nella storia. E questa, almeno per me, era una buona motivazione".

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