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Berrettini: "Caro tennis, sei l'amore della mia vita"

L'ex numero 6 del mondo Matteo Berrettini racconta cosa il tennis significhi per lui in un video della serie "Love Letter to Tennis" per l'ATP. Ecco il testo completo della sua lettera, tradotta in italiano.

11 dicembre 2024

L'esultanza di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

L'esultanza di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

L'ex numero 6 del mondo Matteo Berrettini racconta cosa il tennis significhi per lui in un video della serie "Love Letter to Tennis" per l'ATP. Ecco il testo completo della sua lettera, tradotta in italiano.

Caro tennis,
ho sentito che saresti stato l'amore della mia vita. Sei stato e sei ancora una sfida, ed è per questo, probabilmente,  che mi piaci così tanto.

La mia famiglia mi ha presentato a te. Era qualcosa che scorreva nelle nostre vene. La prima cosa che hanno fatto è stata mettermi in mano una racchetta da tennis quando avevo tre anni. La prima cosa che ricordo è che non il tennis non mi era piaciuto perciò ho smesso di giocarci. Ho ripreso quando avevo otto anni perché mio fratello, che è più piccolo di me, mi ha detto di riprovarci perché sarebbe stato divertente. Mio fratello sceglieva sempre Djokovic, io Federer, e giocavamo per ore in casa con racchette piccole, grandi. Ci divertivamo e basta.

Non abbiamo iniziato nel modo corretto, ma fortunatamente siamo riusciti a cambiare tutto questo e ora mi sto godendo il tennis appieno. Da quel momento, caro tennis, sei stato una parte della mia vita.

Le finali di Matteo Berrettini

Le finali di Matteo Berrettini

Nel 2017 a Roma, il mio torneo di casa, ho subito una sonora sconfitta contro Fabio Fognini, mi ha ucciso. Allora mi hai colpito duro, ma ho sentito così tante emozioni, provato così grandi sensazioni che avrei voluto provare di nuovo, per migliorare. Il resto è storia.

Mi hai insegnato tutto questo anche passando a volte per percorsi duri, ma è per questo che sono qui. E' valsa la pena passare tutto quanto di brutto mi è successo perché mi ha portato qui a godere di te al massimo. 

Ho vinto un po' di titoli, giocato una finale Slam, le Finals a Londra e Torino. Mi hai insegnato a essere resiliente, a continuare a lottare, a confidare nelle persone con cui lavoro. Per me non rappresenti solo uno sport, ma la possibilità di incontrare persone, di creare amicizie con persone che diventano quasi parte della famiglia. Grazie a te ho conosciuto persone che mi hanno cambiato la vita, in campo e fuori. Dopo tutti questi anni, credo di conoscerti ormai bene. E sarà bello cosa il futuro ci riserverà.

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