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L'azzurro è pronto alla battaglia con Tsitsipas, ma guarda anche oltre: "Lui ha giocato bene contro Sonego, ma io sono pronto e sogno una grande stagione"
di Samuele Diodato | 27 febbraio 2025
È rientrato in Top-30 con il quarto di finale raggiunto al Qatar Exxon Mobil Open di Doha, ma ora non vuole fermarsi. E più tardi, Matteo Berrettini tornerà in campo al Dubai Duty Free Tennis Championships (ATP 500 - montepremi 3.415.700 dollari) contro Stefanos Tsitsipas (n. 11 ATP), a caccia della prima semifinale in un torneo sul cemento da quella raggiunta a Napoli, nel 2022
Sono passati tre anni, e le difficoltà sono state tante, soprattutto dal punto di vista fisico, ma ora il n. 30 mondo ha ritrovato la fiducia, nel proprio corpo e nel proprio tennis. Di questo e altro ha parlato in un’intervista esclusiva pubblicata dal “The National”. “È fantastico. Ho desiderato avere molte partite nelle gambe per così tanto tempo e ho lavorato davvero duramente, penso di star giocando a un ottimo livello. Mi sto godendo il mio tempo in campo. È fantastico essere di nuovo nei quarti di finale, e spero che questo sia migliore dell'ultima volta”, quando è uscito sconfitto – proprio a Doha – contro il britannico Jack Draper.
Intanto, però, con i risultati in Qatar, compresa la prima vittoria in carriera su Novak Djokovic (al quinto precedente) ha confermato le buone sensazioni: “Fortunatamente, c'è sempre spazio per migliorare, il che è positivo, perché altrimenti, dov'è il divertimento? Ma allo stesso tempo, mi muovo bene, servo bene. Ho migliorato la mia risposta e il mio rovescio, che erano un po' i miei punti deboli, quindi sono davvero felice per il lavoro che sto facendo con il mio team, sono davvero orgoglioso di quello che sto facendo, e spero in una grande stagione”.
“Apprezzo tutti i momenti in campo e fuori dal campo – ha proseguito -. Quando ero a casa e facevo riabilitazione, mi mancava tutto questo. Quindi quando sono stanco, o magari non voglio allenarmi o vorrei essere altrove, penso a quei momenti e poi tutto diventa più facile. Ho anche imparato che il tennis richiede tempo, la vita richiede tempo, quindi mi accetto un po' di più ed è per questo che ora sono più felice”.
Tornando sui miglioramenti che sente di aver compiuto, Berrettini si è detto convinto delle proprie possibilità: “Ho sempre saputo che il mio gioco poteva adattarsi a tutte le superfici, ma allo stesso tempo non è mai facile quando non hai partite nelle gambe, soprattutto su una superficie su cui non sono nato”.
Togliendosi, però enormi soddisfazioni anche altrove, dalle semifinali raggiunto allo US Open (2019) e all’Australian Open (2022), fino alla finale di Wimbledon del 2021: “Sento che l'erba si adatta al mio gioco. Ma sulla terra battuta sono cresciuto, quindi lì ho ottime sensazioni, soprattutto in altitudine, dove amo giocare. Ma allo stesso tempo, le condizioni di Dubai sono davvero buone per me. Quando colpisci bene la palla, giocando in modo aggressivo, qui si ottengono risultati, quindi sono davvero felice”.
Never Have I Ever with Matteo Berrettini??#DDFTennis @atptour pic.twitter.com/aSJYa5ISXo
— Dubai Tennis Champs (@DDFTennis) February 27, 2025