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Indian Wells, Berrettini cede in due set a Tsitsipas

Berrettini si arrende per la quinta volta in sei precedenti al greco, che nel deserto californiano eguaglia così l'ottavo di finale raggiunto un anno fa: ora attende Rune

di | 09 marzo 2025

Berettini e il suo diritto (Getty Images)

Berettini e il suo diritto (Getty Images)

Dopo la sconfitta rimediata in quel di Dubai, Matteo Berrettini è costretto ancora una volta ad arrendersi a Stefanos Tsitsipas (n. 9 al mondo e 8 del seeding) nel match di terzo turno al BNP Paribas Open, primo ATP Masters 1000 della stagione sui campi in cemento dell’Indian Wells Tennis Garden. L’azzurro, n. 28 del tabellone, ha perso con il punteggio di 63 63, contro un avversario che invece – reduce dal trofeo vinto proprio negli Emirati Arabi – è alla settima vittoria consecutiva. Negli ottavi di finale, ora, lo attende Holger Rune (n. 12 del torneo) che ha sconfitto 57 64 75 Ugo Humbert (n. 18). Il danese ha firmato la prima vittoria su un Top 20 sul duro dal successo su Taylor Fritz in questo stesso torneo un anno fa, e raggiunto per la quinta volta consecutiva almeno gli ottavi in un Masters 1000.

Rispetto alla partenza tesa ed equilibrata di pochi giorni fa, questa volta l’avvio indirizza subito il set, con un break nel secondo gioco in favore della testa di serie n. 8. Un game di risposta vinto a 30 dopo che Berrettini aveva annullato la prima chance del greco. Nella seconda, invece, Tsitsipas muove meglio la palla verso il lato destro dell’azzurro, che in corsa va fuori giri col dritto.

I rimpianti del romano nel primo set si annidano tutti in quel game subito, a maggior ragione guardando all’ottimo rendimento da lì in poi in battuta, tanto da chiudere il parziale con appena due punti persi sulla prima (87%). A vanificare tutto, contribuiscono i numeri altrettanto positivi dell’ateniese, che dal terzo set in poi perderà appena tre punti, di cui anche lui uno solo sulla prima (93% di resa).

A pesare, sull’italiano, è l’1/8 sulla seconda di servizio, nonché la maggiore profondità di palla trovata spesso dall’avversario. Il dritto è il colpo chiave per entrambi, ed è molte volte proprio Tsitsipas il primo ad incidere – anche con il dritto giocato da sinistra – smistando bene la palla in tutte le direzioni ed allontanando Berrettini dalla riga di fondo.

La grande fiducia del tennista classe 1998, probabilmente figlia proprio del titolo vinto nell’ultimo torneo, si vede dalla capacità di variare con grande padronanza le traiettorie, dall’altezza ai tagli impressi alla pallina. Dall’altra parte, il finalista di Wimbledon 2021 è comunque molto bravo a rimanere in partita quando, nel terzo gioco, si trova per due volte a fronteggiare una palla break: in entrambi i casi, infatti, in suo soccorso arriva il servizio (verso il rovescio a una mano dell’avversario).

Poco più tardi, però, il recupero non riesce a Berrettini. La palla break di Tsitsipas arriva con un nastro un po’ fortunato a correggere un suo dritto, ma a spezzare l’equilibrio è una sua inequivocabile prodezza: un passante incrociato a beffare la pur buona palla corta di Matteo. Che a quel punto, purtroppo, non riesce a trovare la continuità necessaria a farsi pericoloso nei turni di risposta e subisce un ultimo break nel game finale del match.

Statistiche Berrettini-Tsitsipas (screenshot Tennis TV)

Statistiche Berrettini-Tsitsipas (screenshot Tennis TV)

Troppo pochi i soli otto punti realizzati (su 44) dal n. 28 del tabellone, mentre il n. 8 conferma l'ottimo stato di forma chiudendo con un saldo in positivo tra vincenti e gratuiti (12-11 al fronte del 12-24 di Berrettini), ma soprattuto con un 92% di punti vinti sulla prima, 24/26).


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