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La prima coppia azzurra alle Nitto ATP Finals dal 2015 è pronta a dare spettacolo a Torino
di Alessandro Mastroluca, da Torino | 09 novembre 2024
Orgoglio e ottimismo, la soddisfazione di esserci, l'attesa per le emozioni che arriveranno. Sono queste le sensazioni che traspaiono di più dalle parole di Simone Bolelli e Andrea Vavassori in conferenza stampa alla vigilia della loro prima partecipazione in coppia alle Nitto ATP Finals. Lo faranno in casa, e per Andrea ancora di più visto che si giocherà nella città dove è nato, Torino. "E' un sogno che si realizza. Da quando abbiamo iniziato a giocare insieme, sapevamo di essere una delle coppie più competitive, abbiamo potuto giocare i Masters 1000, fare una schedule mirata. E' bello condividere questa esperienza con la famiglia, gli amici, con le persone che mi hanno seguito da sempre".
Doppio, le 8 coppie pronte per Torino
Bolelli è alla seconda esperienza alle Finals dopo quella di nove anni fa con Fabio Fognini. Insieme hanno firmato la prima vittoria per un giocatore o una coppia italiana nella storia delle Nitto ATP Finals. "L'esperienza del 2015 è nata un po' per caso, dopo che con Fabio abbiamo vinto l'Australian Open. A quel punto non sei qualificato ma quasi, così abbiamo deciso di continuare la stagione insieme e provarci. Stavolta dedicandomi solo al doppio è stato più mirato - ha detto Bolelli -. L'anno scorso ero numero 50, 55 del mondo. A inizio stagione la finale di Melbourne ci ha dato consapevolezza dei nostri mezzi, e le Finals sono state da subito il nostro obiettivo".
La storia di Vavassori può essere di ispirazione, come ha raccontato il torinese. "Ho avuto la fortuna di avere mio padre maestro, ma sono partito dalla scuola pubblica, giocando all'inizio i tornei nella regione" ha detto Vavassori, che è tornato anche sull'emozionante post che di recente ha dedicato al padre-coach. "Mi sono emozionato anche io a scriverlo - ha detto -. Ha iniziato da maestro di circolo, merito a lui di avere avuto questa visione e avermi permesso di cogliere questa opportunità. Ai giovani dico di non smettere mai di credere nelle vostre opportunità, e circondatevi delle persone giuste".
Vavassori e Bolelli sono nel Gruppo Bob Bryan e inizieranno il cammino alla Inalpi Arena lunedì sera contro Rohan Bopanna e Matthew Ebden (2-2 il bilancio dei precedenti).
Gli azzurri hanno già sperimentato l'entusiasmo dei tifosi al Grand Opening Show, in cui hanno fatto divertire mettendo un po' in difficoltà con i loro servizi Alessandro Cattelan e Marco Mengoni. "Ho giocato tre finali slam che credo siano le cose più difficili da gestire emotivamente, anche le Olimpiadi e la Davis. Ieri è stato un altro test, che va fuori nella comfort zone. siamo felici di essere qui, ce la stiamo godendo in campo e fuori" ha detto Vavassori.
"E' stato divertente, ci sta fare anche cose extra tennis - ha spiegato Bolelli -. E poi c'era un grandissimo pubblico, è stato simpatico".
Di calore dai tifosi ne hanno ricevuto tanto anche oggi, prima della conferenza stampa, in occasione della cerimonia del "Meet the Champions" che ha segnato di fatto l'apertura del Fan Village, ancora più grande rispetto al passato, che può ospitare oltre 5.200 persone. Tantissimi hanno affollato l'area destinata al food&beverage nella quale è stato realizzato un palco con un maxischermo che diventerà il centro delle attività di intrattenimento per tutti gli appassionati. "L’anno scorso avevo visto dal vivo Sinner-Djokovic nel girone e avevo detto che stato bello giocare qui" ha detto Vavassori, che in quell'occasione aveva annunciato proprio a SuperTennis la nascita della coppia con Bolelli.
"E' una grande emozione - ha confermato il bolognese -. A Torino ero venuto come riserva tre anni fa. Stavolta con Wave veniamo da protagonisti. Abbiamo fatto una grande annata. Daremo tutto, vincere sarebbe un sogno, ce la metteremo tutta. Andrea mi dà la carica per andare avanti, abbiamo 10 anni di differenza ma non si vedono”.
Andrea Vavassori firma autografi al Fan Village alle Nitto ATP Finals (Foto Sposito/FITP)