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Djokovic da record: 20-0 contro Monfils!

Al Brisbane International il serbo liquida in due set il francese Monfils e prenota un posto ai quarti dove l'attende Opelka: "E' alto e serve forte, dovrò farmi trovare pronto"

di | 02 gennaio 2025

Novak Djokovic (Getty)

Novak Djokovic (Getty)

E con questo fanno venti. Venti successi in altrettanti scontri diretti dipanati in venti anni esatti di carriera. Al Brisbane International, Novak Djokovic ha battuto in due set il francese Gael Monfils - 63 63 - qualificandosi ai quarti di finale dove lo attende l'americano Reilly Opelka. Sarà anche tennis d'inizio stagione, ma per quanto visto sino ad ora il serbo non sembra accusare alcun fastidio in questi primi scambi del 2025. Né la wild card Hijikata, né l'amico di vecchia data Monfils si sono rivelati avversari in grado di testarne in profondità una condizione che in molti ritenevano ancora arrugginita, visto l'ultimo match da lui giocato e risalente allo scorso ottobre (finale allo Shanghai Masters persa contro Jannik Sinner).

"Siamo due veterani di questo sport, ci affrontiamo ormai da tanti anni e conosco Gael da quando ne avevamo 15 o 16. Credo sia uno dei migliori, se non il migliore atleta che ci sia nel nostro sport, nutro per lui molto rispetto e spero di affrontarlo ancora prima di ritirarci entrambi", ha poi dichiarato a fine match nella sua intervista a bordo campo.

I due match in doppio giocati con Nick Kyrgios invece hanno evidentemente contribuito a scaldarne il gioco e a prendere nuovamente confidenza con una Pat Rafter Arena che il serbo non frequentava dal lontano 2009. Il resto è stato tennis d'inizio stagione, sorvegliato e in ascolto di sensazioni che si spera possano continuare ad affiorare nella marcia d'avvicinamento verso gli Australian Open, Slam che Djokovic proverà a far suo per l'undicesima volta in carriera. Ma prima c'è un centesimo titolo da continuare a inseguire e il tabellone che ora a Brisbane si apre per lui - dopo il quarto contro Opelka Nole in semifinale potrebbe trovare uno tra Mensik e Mpethsi-Perricard - si direbbe l'ideale per provarci.

Monfils serve meglio ma è un gioco, il suo, meno redditizio di quello messo in campo da Nole. Sornione, a Djokovic è bastato restar solido con la sua prima di servizio e ingabbiare il francese nella rete dei suoi scambi confidente che alla lunga l'errore sarebbe giunto a fargli visita. E così è stato, e dopo aver fallito l'unica palla break a sua disposizione ecco che il gioco del francese ha progressivamente iniziato a sgonfiarsi d'entusiasmo e iniziativa, con Nole ormai sempre più in cattedra tanto da fondo quanto nel gioco a rete, dove è riuscito a a cimentarsi in un paio di pregevoli volée.

Oramai titolare del Career Golden Slam, cosa continui a motivare Djokovic è presto detto: "Non ho mai vinto il Brisbane international e spero che l'anno giusto sia questo", ha risposto l'ex numero uno del mondo, facendosi serio in volto. I festeggiamenti, nel caso, sono già pronti, e a dettarglieli sono stati i suoi due figli: "Mi hanno suggerito due nuovi modi di festeggiare: mia figlia vorrebbe che continuassi a suonare il violino, mentre il maschio mi ha chiesto di suonare il sax, ho provato ad accontentare entrambi".

Prima però c'è da superare l'ostacolo Opelka, giocatore da lui mai affrontato in carriera. "E' alto e ha un gran servizio, è stato infortunato e ha faticato un paio di anni - ha chiosato Djokovic a fine match - Non ricordo di averlo mai affrontato e credo che dovrò arretrare di un paio di passi sulla sua prima, ma mi aspetterà un match completamente diverso da quello giocato oggi e dovrò farmi trovar pronto".

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