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"Bu", che storia! Da un villaggio per bambini alla semifinale contro Sinner

Le curiosità sul neo Top 100 cinese che affronterà Sinner a Pechino dopo aver eliminato Musetti e Rublev. La sua storia dai primati nazionali nei Challenger alla prima volta in semifinale a Hangzhou

di | 01 ottobre 2024

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Il neo Top 100 Bu Yunchaokete, numero 3 di Cina e prossimo avversario di Jannik Sinner al China Open, l'ATP 500 ATP 500 in corso all'Olympic Green Tennis Center di Pechino (duro - montepremi di 3.720.165 dollari), non smette di stupire. La sua è una di quelle storie di riscatto e realizzazione che lo sport sa raccontare. La storia di una lunga marcia verso un grande sogno.

La carriera di Buyunchaokete

Nato da una famiglia di etnia mongola nella prefettura autonoma di Bortala, nello Xinjiang, dove non si usano cognomi: motivo per cui sarebbe più corretto scrivere Buyunchaokete tutto attaccato.

Da bambino, Buyunchaokete è rimasto orfano di padre. La madre si è risposata, lui ha continuato a crescere con i nonni che lo hanno poi mandato al Villaggio SOS per bambini di Urumqi per poter andare in città e ricevere un'istruzione migliore. All'età di 5 anni è stato scelto per allenarsi a Huzhou dall'allenatore Luo Yong. "Lì ci sono cibi diversi, lingue diverse rispetto a dove sono cresciuto. Ma amo la mia casa lì" ha detto quest'anno durante il Challenger di Tenerife.

Al tennis professionistico è arrivato solo due anni fa, ma ha fatto in tempo a diventarfe il terzo Under 21  cinese a conquistare un titolo Challenger, l'anno scorso a Seoul. La stagione 2023 si è chiusa con un'altra prima volta da ricordare, il primo successo in un Masters 1000, a Shanghai: in tabellone grazie a una wild card, ha eliminato Miomir Kecmanovic, anche se il serbo si è dovuto ritirare quando era sotto 6-7(6), 6-2, 2-1.

Quest'anno l'ascesa è proseguita. A Wuxi è diventato il più giovane cinese a vincere due Challenger. Davanti a 4 mila persone, il 22enne si è imposto in finale su Egor Gerasimov e completato una settimana praticamente perfetta in cui ha perso solo un set. Due mesi dopo, è entrato per la prima volta in Top 150 grazie al terzo titolo in carriera nel circuito Challenger, a Granby. A metà agosto, è entrato in Top 125 dopo la semifinale al Challenger di Lincoln e si è qualificato per lo US Open. Ha debuttato così nel main draw di uno Slam, perdendo al primo turno contro l'ex finalista Casper Ruud.

Nel primo torneo della stagione asiatica, a Hangzhou, ha dato una svolta alla sua stagione. Ha eliminato Hugo Gaston e Karen Khachanov, diventando il sesto cinese nei quarti di un torneo ATP nell'era Open. 

Il rovescio di Buyunchaokete (Getty Images)

Il rovescio di Buyunchaokete (Getty Images)

Poi ha sconfitto Mikhail Kukushkin e raggiunto la sua prima semifinale ATP. E' stata anche la prima fra due giocatori cinesi (quarto derby nel circuito maggiore nell'era Open): ha infatti perso contro Zhizhen Zhang. "E' probabilmente il miglior momento della mia carriera" ha commentato. Grazie a questo risultato, è entrato per la prima volta tra i primi 100 del mondo. "Sto iniziando ad apprezzare di più il mio tennis, il mio livello di gioco, con meno pressione dal punto di vista mentale - ha detto durante il torneo di Pechino -. Devo rinforzare la mia classifica qui, poi a Shanghai e nei Challenger successivi".

Ora ne ha raggiunta un'altra, di semifinale, battendo Musetti e Rublev tra gli altri a Pechino. "Sto ancora esplorando, sto cercando di imparare" ha detto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il numero 1 del mondo. Intanto grazie a Ricardo Ojeda, il suo coach spagnolo, è entrato in contatto con Juan Carlos Ferrero che l'ha invitato ad Alicante ad allenarsi con Carlos Alcaraz. Il suo futuro è una storia ancora tutta da scrivere.

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