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L'italiano impiega due set prima di avere la meglio sull'austriaco Misolic, e in semifinale attende Dzumhur. Interrotta la striscia di sconfitte con cui si era aperta la sua stagione, ecco arrivare per lui due vittorie consecutive
di Ronald Giammò | 04 aprile 2025
Festeggia Flavio Cobolli, vincitore del suo quarto di finale al Tiriac Open presented by UniCredit Bank di Bucarest (ATP 250 - 596.035 euro di montepremi) contro l'austriaco n.232 del ranking Filip Misolic in due set col punteggio di 76(5) 64. Match complicato, contro un rivale che sulla terra battuta lo aveva battuto cinque anni fa sul circuito Itf e che al debutto sul circuito Atp nel 2022 fu capace di centrare una semifinale nella sua Kitzbuhel, dove vi approdò grazie a una wild card. In semifinale se la vedrà contro il bosniaco Damir Dzumhur (65), in vantaggio 2-1 nel bilancio complessivo degli scontri diretti.
"Ho lavorato tanto questa settimana e penso di meritarmelo - ha esordito a fine match Cobolli - Devo dire di sentirmi a casa, ci sono molti italiani qui e spero di ottenere anche domani lo stesso risultato".
Si dirà: Misolic era rivale dal ranking non così nobile e per di più con un bilancio di una vittoria e cinque sconfitte contro i top50. Vero. Ma certe occasioni bisogna sapersele conquistare. E il merito di Cobolli è stato quello di crescere partita dopo partita, non cedere allo sconforto quand'anche resosi conto di un livello di gioco ancora da perfezionare e dimenticarsi così, un po' alla volta, della strisce di sconfitte consecutive con cui si era aperto il suo 2025, ora definitivamente alle spalle con tutto il suo carico di brutti pensieri e infauste sensazioni.
Flavio cooking ?????@cobollifla is semi-final bound, dispatching Misolic 7-6(5) 6-4!#TiriacOpen pic.twitter.com/tN5xF2HuXi
— ATP Tour (@atptour) April 4, 2025
BIG win! @cobollifla fights past Misolic 7-6 6-4 to reach the Bucharest semi-finals ????#TiriacOpen pic.twitter.com/oG6A4RdSwY
— Tennis TV (@TennisTV) April 4, 2025
Che anche in questo quarto di finale erano tornate ad inquinarne il gioco: misura incerta, gratuiti in eccesso, occasioni sfumate per pochi centimetri e un Misolic che non ne voleva sapere di uscir di scena senza aver prima speso tutto quel che aveva da dare. Si è così arrivati al tie-break, con Cobolli a sprecare la chance di portarsi sul 5-3 e infine a inseguire nel breaker dal 4-1. Situazioni che avrebbero potuto lasciare scorie difficili da smaltire se rimandate a un secondo set in cui Misolic avrebbe sfruttato la scia d'entusiasmo che era sin lì riuscito a costruirsi.
Forte del vantaggio, Cobolli non è però riuscito a portare fino in fondo l'inerzia del match dalla sua. Limate le statistiche alla voce gratuiti (24 nel primo set, nel secondo si fermerà a 13), c'era ancora una prima di servizio da rinsaldare, un primo colpo che atterrato privo di pretese nel campo dell'austriaco più volte ha consentito a Misolic di aggredirlo, rispendendo l'azzurro a fondo campo e imprimendo allo scambio il ritmo a lui più congeniale. Pazienza, questo occorreva avere. Continuare a cercare, se non la striscia di punti consecutivi, almeno una tattica che esponesse il rivale all'errore. Sciupate tre palle break a metà parziale, i tre game seguenti sono filati via senza alcun vantaggio e tutto lasciava presagire all'arrivo di un altro tie-break. E invece, all'ultimo assalto, eccone altre tre, coincise stavolta con altrettanti match point a chiudere la contesa sul 6-4 finale.
Una vittoria complicata e preziosa. Tempi migliori arriveranno. Ma nell'attesa, sempre meglio vincere con quel che si ha. E se una vittoria come questa è servita a centrare una seconda semifinale sul circuito Atp a dieci mesi dall'unica còlta a Washington, allora è lecito sperare in un salto di qualità ulteriore così da continuare ad alimentare le proprie ambizioni. Arrivato a Bucarest dopo otto sconfitte consecutive per partirsene magari con un titolo in tasca. Certi giudizi, nel tennis, son come rimbalzi piovuti sulla terra battuta: durano un istante, e poi svaniscono via in una nuvola di polvere.
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