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Così Carlos Moya, amico e coach negli ultimi anni di Rafa Nadal, ha raccontato la storia del campione maiorchino in un lungo speciale per l'ATP.
30 novembre 2024
Così Carlos Moya, amico e coach negli ultimi anni di Rafa Nadal, ha raccontato la storia del campione maiorchino in un lungo speciale per l'ATP, di cui vi proponiamo la traduzione integrale.
La famiglia Nadal proviene dalle splendide Isole Baleari. Il loro primo amore non è il tennis, ma il calcio. Lo zio di Nadal, Miguel Angel, ha giocato per il Barcellona e nella nazionale spagnola, e ha firmato il primo contratto da professionista il giorno in cui Rafa è nato.
Ma dall'età di tre anni un altro zio, Toni, ha portato Rafa verso un altro percorso sportivo. Toni giocava a tennis, ed era lui che decideva. Ha insegnato a Rafa la tecnica, la resistenza e la resilienza al Club de Tenis Manacor.
Quando il giovane Rafa ha iniziato ad avere i primi successi, i genitori hanno fatto sì che tenesse i piedi per terra. La famiglia e l'umiltà erano importanti. Il gusto della vittoria svanisce.
All'inizio Rafa giocava entrambi i colpi a due mani, poi ha capito che gli veniva più naturale impugnare la racchetta con la mano sinistra. Dallo zio Miguel Angel ha imparato il valore del duro lavoro, della preparazione atletica e della perseveranza. Miguel Angel ha messo anche in prospettiva la celebrità che deriva dal successo sportivo.
La famiglia e un gruppo di confidenti fidati sono diventati il Team Nadal, sempre a bordo campo, uniti nel sostenerlo. Rafa aveva affinato il suo talento per il successo, ed era pronto a mostrarlo al mondo.
Essendo anche io maiorchino, ho visto Rafa giocare per la prima volta quando aveva otto anni. Era già speciale allora, colpiva forte ogni palla, come se la sua vita dipendesse da quello. Successivamente ci siamo allenati insieme tre volte a settimana. Era un teenager ma la sua intensità in allenamento mi ha motivato nell'ascesa al posto di numero 1 del mondo. Mi ha stupito quanto rapidamente abbia bruciato le tappe ai vari livelli del tennis professionistico. Ha guadagnato i primi punti ATP a settembre del 2001, dopo aver debuttato in un Challenger a 15 anni. Ad aprile del 2003 era in Top 100, dopo aver sconfitto Albert Costa, allora numero 7 del mondo, al Masters 1000 di Monte-Carlo. Aveva solo 16 anni.
The birth of a legend ??
— Tennis TV (@TennisTV) November 21, 2024
When 16-year-old @RafaelNadal faced World No. 4 and future coach Carlos Moyá in 2003... pic.twitter.com/rEZKNvLPZW