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Cincinnati, sarà derby Darderi-Cobolli

Darderi ha battuto Tabilo, rivelazione del 2024 e sarà l'avversario al secondo turno di Cobolli. Musetti debutta invece contro Jarry

di | 13 agosto 2024

Luciano Darderi ad Umago

Luciano Darderi in azione (foto Twitter Luciano Darderi)

Inizia bene la doppia sfida Italia-Cile per gli azzurri al Cincinnati Open, il settimo Masters 1000 della stagione (montepremi di 6.795.555 dollari), combined con un WTA 1000. 

Luciano Darderi, n.34 ATP, ha battuto 63 76(5) il mancino cileno Alejandro Tabilo, n.21 del ranking, in una sfida fra due giocatori al debutto assoluto nel torneo. Più freddo, ha salvato dieci delle 11 palle break concesse, ha ottenuto in percentuale più alte al servizio con la seconda e in risposta contro la seconda e complessivamente ha ottenuto dieci punti in più (88 a 78) costruendo il suo vantaggio negli scambi particolarmente brevi, chiusi in meno di quattro colpi, e in quelli più lunghi, che ne hanno richiesti più di nove.

Al secondo turno sfiderà per la prima volta Flavio Cobolli (n.33) che ha ha battuto lo statunitense Tommy Paul (12) dopo aver annullato tre match-point nel decimo gioco del set decisivo.

Darderi-Tabilo, la cronaca

Dopo un primo turno di battuta difeso ai vantaggi cancellando due palle break, Darderi lancia lo sprint. Piazza l'unico break del set al primo turno di risposta, grazie al doppio fallo del cileno, e in 12 minuti è già 3-0. Tuttavia non è un match agevole, in discesa. Anzi.

Darderi è più regolare negli scambi lunghi (7-1 il bilancio in quelli durati oltre nove colpi) e in risposta. In questo modo bilancia percentuali al servizio tutt'altro che irresistibili. Non a caso salva altre due palle break nel quinto game e tre nel nono, quando serve per il set. Tabilo ha una reazione tardiva, ma non gli basta a raddrizzare il parziale, che Darderi conclude con due vincenti in più e quattro gratuiti in meno.

Nel secondo Tabilo inizia a manifestare una maggiore efficacia in termini di punti vinti al servizio con la prima e in risposta contro la prima. Per Darderi diventa gradualmente più difficile vincere punti negli scambi brevi, e lo scenario cambia radicalmente rispetto al primo parziale. L'effetto più determinante si manifesta al sesto game: il cileno gioca alto e carico verso il centro, Darderi per non perdere campo perde il controllo del diritto e subisce il primo break della partita: 2-4. Tabilo però non ne approfitta. Un paio di errori banali, infatti, vanificano l'effetto di un doppio ace e costano a Tabilo l'immediato contro-break nel game successivo. 

Non è un gran match, va detto, ma Darderi ha il merito di mantenere lucidità nell'interpretazione degli scambi e un'intenzione chiaramente offensiva nella costruzione anche da dietro. L'ottavo game è un manifesto del suo tennis: concede due palle break, la seconda con un doppio fallo da destra, ma le salva e continua a martellare con il diritto lasciando impotente il rivale, sempre più spazientito e agganciato sul 4-4.

Al tie-break Darderi non perde mai il filo del match, nemmeno quando è sotto 3-5. Piazza tre punti di fila, compresi due servizi vincenti, ringrazia il cileno per il doppio fallo sul match point e si prepara al derby di secondo turno.

Luciano Darderi in azione (foto Getty Images)

Cincinnati Open, la storia e i migliori risultati degli azzurri

Inaugurato nel 1899 come Cincinnati Open, il torneo ha cambiato più volte denominazione. Resta comunque il più antico torneo statunitense ancora ospitato nella città dove è stato disputato per la prima volta, come recita la scritta incisa sulla Rookwood Cup, il particolare trofeo realizzato dalla Rookwood Pottery: un vaso con una complessa decorazione di palline da tennis fra foglie d'acanto che poggia su una base in legno di noce rivestita d'argento.

La prima edizione del torneo si è giocata all'Avondale Athletic Club, per poi passare dal 1902 al 1974 al Cincinnati Tennis Club, uno dei circoli più antichi tra quelli ancora attivi negli USA. Dal 1979 si gioca a Mason, sobborgo di Cincinnati a una ventina di chilometri dall'Avondale Athletic Club, che si trovava dove oggi si trova la Xavier University. 

L'evento ha cambiato volto nel 1979, al momento del passaggio a Mason, che ha segnato anche il definitivo abbandono della terra battuta, superficie che aveva caratterizzato quasi tutta la storia del torneo fino a quel momento. Con qualche significativa eccezione, come l'unica edizione interamente indoor del 1974 ospitata su campi appositamente realizzati all'interno del Convention Center di Cincinnati.

Nell'era Open, Roger Federer vanta il primato come campione più titolato (7 successi) davanti a Mats Wilander (4), Andre Agassi (3); Pete Sampras (3), unico giocatore nell'era Open a vincere due edizioni in singolare senza mai cedere nemmeno un set, e Novak Djokovic (3) che l'anno scorso ha battuto Carlos Alcaraz in una delle finali più spettacolari della stagione. Il serbo è diventato qui nel 2018 il primo giocatore a d aver conquistato il titolo almeno una volta in tutti i Masters 1000 completando quello che è stato definito “The Golden Masters”. 

Boris Becker, campione a 17 anni nel 1985 poche settimane dopo aver stupito tutti a Wimbledon, è il più giovane nell'albo d'oro. Il più anziano è invece l'australiano Ken Rosewall, capace di imporsi a 35 anni nel 1970.  Da ricordare anche il successo nel 1981 di John McEnroe, ultimo campione capace di vincere in singolare e doppio maschile nello stesso anno, e l'ultimo a trionfare con una racchetta di legno. 

Per quanto riguarda gli italiani, il miglior piazzamento restano i quarti di finale raggiunti in due occasioni. Nel 1995 ci arriva Renzo Furlan che gioca uno dei suoi tornei migliori in carriera. Batte al primo turno l'ex numero 1 del mondo Mats Wilander, al secondo Sergi Bruguera (n.11, ma capace un anno prima di toccare il best ranking al numero 3) e Wayne Ferreira (n.9) prima di cedere ad Andre Agassi, allora numero 1 del mondo.

Nel 2014 Fabio Fognini ha centrato a Cincinnati i suoi primi quarti di finale in un Masters 1000. All'esordio ha superato il francese Edouard Roger-Vasselin in un match iniziato con un'ora di ritardo nel quale ha anche salvato due match point. Poi ha sconfitto con una prestazione più convincente l'ex numero 1 del mondo Lleyton Hewitt, e piegato in rimonta il cinese di Taipei Yen-Hsun Lu, n.43 ATP allora. Il suo percorso si è fermato contro il canadese Milos Raonic.

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