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Cobolli campione a Bucarest: 1° titolo ATP in carriera, 100° per l'Italia

L'azzurro supera in due set la testa di serie n. 1 Baez in due set e conquista il suo primo titolo in carriera nel circuito maggiore, nonché il 100° della storia del tennis maschile

di | 06 aprile 2025

L'esultanza di Flavio Cobolli (foto ATPtour web site)

L'esultanza di Flavio Cobolli (foto ATPtour web site)

Flavio Cobolli è il nuovo campione del Tiriac Open presented by UniCredit Bank (ATP 250 – 595.035 euro di montepremi). A Bucarest, l’azzurro (n. 45 ATP) scrive un’altra piccola grande pagina del tennis italiano, conquistando il suo primo titolo ATP, nonché il centesimo della nostra storia nel circuito maschile. Da testa di serie n. 3, Cobolli ha portato a casa il trofeo con una finale interpretata alla perfezione di fronte a Sebastian Baez (n. 36 e n.1 del seeding), sconfitto col punteggio di 64 64.

A luglio aveva perso la sua unica finale sul cemento di Washington, oggi vince sulla terra rossa in Romania, dove in finale si erano fermati in passato Andrea Gaudenzi (1997), Filippo Volandri (2006) e Fabio Fognini (2012). Con questo successo, è già sicuro di rientrare nella Top-40, assestandosi alla 36esima posizione nel nuovo ranking che sarà pubblicato domani.

"È un sogno diventato realtà, finalmente questo giorno è arrivato - ha detto dopo il match -. Venivo da momenti difficili, qualcosa è cambiato nelle ultime settimane. Non è facile giocare contro Baez sulla terra, lui ha vinto tanto su questa superficie. È stata una grande battaglia ed una grandissima vittoria". "Ringrazio anche il mio team, so che è difficile lavorare con me, ma a volte ci sono giorni felici come questo. Prometto di migliorare ancora la mia attitudine sul campo in futuro", ha poi aggiunto durante la premiazione.

Lo schema tattico di entrambi ruota prevedibilmente intorno alla possibilità di fare la differenza soprattutto con il proprio diritto, anche colpendolo dal lato del rovescio, a costo di lasciare più campo “scoperto” dal lato destro. La variabile inaspettata, oltre al clima ancor più gelido rispetto ai giorni precedenti, sta nel fatto che nel lato di campo alla destra della giudice di sedia la palla sembra ancor più lenta, creando difficoltà al giocatore in fase di spinta.

Il primo a darne prova è Cobolli, che ottiene il break dal lato sinistro salendo sul 2-1, ma con tre errori gratuiti nel game successivo rimette subito tutto in equilibrio. L’azzurro, però, resta il più concentrato e preciso in campo, muovendo meglio la palla da un angolo all’altro e sfruttando le difficoltà di Baez in recupero.

Il punto di rottura arriva dopo aver scollinato la metà del set, quando la testa di serie n. 3 – avanti di un break sul 4-3 – vince per la prima volta nel parziale un game dalla parte di campo “maledetta”: un allungo sul 5-3 reso possibile anche i sette non forzati di Baez tra settimo e ottavo gioco. La svolta nel set è definitiva, con la potenza del dritto di Cobolli che è fondamentale anche negli ultimi due punti del set, vinto 6 giochi a 4 dopo 43 minuti.

Avanti nel punteggio, il romano fa intravedere una crescita anche dal lato del rovescio, optando per una strategia ancora più offensiva nel secondo set. Le buone sensazioni lo inducono ad accelerare sempre più spesso – e sempre al momento giusto – con i colpi lungolinea, colpo bimane compreso.

Il terzo game è forse il migliore della partita a livello qualitativo fino a quel momento. Con altri due errori del sudamericano, Cobolli arriva sul 30-40, salvo vedersi annullare la chance di break con un vincente. Sulla terza parità, tuttavia, è un vincente dell’italiano a cambiare le carte in tavola: sulla seconda palla break, infatti, Baez sente il momento e non trova il campo, consegnando il destino della finale nelle mani di Cobolli.

A legittimare la sua superiorità odierna è anche la maggior capacità di mettere i piedi in campo per cercare di togliere il tempo all'avversario. Il quale è totalmente spalle al muro dopo il secondo break di vantaggio agguantato da Cobolli, issatosi sul 5-2. Sul più bello, la tensione gli fa perdere un po' le misure del campo e la lucidità, mentre Baez prova ad allungare il più possibile di scambi in quella che diventa una forsennata lotta su ogni colpo. La testa di serie n. 1 si rifà sotto nel punteggio annullando ben 6 match point per tornare sul 5-4, ma alla fine trionfa Cobolli: il lob sul settimo match point atterra in campo, e la gioia di questo momento, per lui, papà Stefano e tutto il team, rimarrà per sempre.


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