Chiudi
Le parole di Diego Nargiso a Tennis Talk su SuperTennis alla vigilia della sfida tra Flavio Cobolli e Rafa Nadal. Un italiano non batte il maiorchino dal 2019, dalla semifinale show di Fabio Fognini a Monte-Carlo
16 aprile 2024
Battere Rafa Nadal sul campo Rafa Nadal. La missione di Flavio Cobolli a Barcellona è certamente affascinante, magari meno impossibile contro la versione attuale del maiorchino, al secondo torneo del 2024. Ma non per questo meno carica di difficoltà e responsabilità. "Sarebbe bellissimo riuscire a fare da guastafeste. Sarà comunque un match da vivere" ha detto Diego Nargiso a Tennis Talk, il programma di approfondimento settimanale di SuperTennis.
Cobolli, numero 62 del mondo, potrebbe diventare il primo italiano a battere Nadal dal 2019, quando ci riuscì Fabio Fognini in un'indimenticabile semifinale a Monte-Carlo. Allora, nel match che gli aprì le porte della finale poi vinta contro Dusan Lajovic, Fognini firmò il quinto successo di un italiano in 58 partite giocate contro il maiorchino.
Sulla sua amata terra battuta, superficie sulla quale vanta il record di successi migliore nella storia del circuito ATP, Nadal non perde da un avversario fuori dalla Top 20 dal 2016, quando l'allora numero 46 Pablo Cuevas lo sorprese in semifinale a Rio de Janeiro. In caso di successo, Cobolli sarebbe il giocatore con la più bassa classifica a battere Nadal sul rosso dal 2013, dalla finale di Santiago vinta da Horacio Zeballos, in quel momento numero 73 del mondo.
Per Cobolli, ha detto Nargiso a Tennis Talk, "sarà fondamentale mantenere l'equilibrio per capire che non è un match solo da giocare, ma una partita in cui cercare di apprendere tutto il possibile in ogni singolo minuto per accrescere la sua esperienza. Sarà bellissimo far parte di un match così, a Barcellona poi con le aspettative altissime che ci saranno per Rafa". Nadal, infatti, ha trionfato qui 12 volte il titolo in sedici precedenti partecipazioni, e vinto 66 delle 70 partite giocate. "Sento che sarà la mia ultima volta a Barcellona - ha detto in conferenza stampa alla vigilia -, ma non sono venuto qui soltanto per prendermi l'omaggio dei tifosi".