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Le parole di Flavio Cobolli dopo la sconfitta contro Cameron Norrie a Miami. Il romano si prepara per la stagione sul rosso e punta agli Internazionali BNL d'Italia
24 marzo 2024
Flavio Cobolli, n.63 del ranking, esce con più di qualche rimpianto al Miami Open, sconfitto 75 67(4) 62 dal britannico Cameron Norrie, n.31 ATP e 30esima testa di serie, che in Florida è arrivato negli ottavi nel 2022.
Un passaggio a vuoto nell'ultimo game costa a Cobolli il break e il primo set dopo 46 minuti di partita. Il match rimane comunque in equilibrio anche nella prima metà del secondo. Il mancino britannico, che pure sale 2-0 e servizio grazie a un rovescio in rete del romano, deve salvare palle break in tutti i primi tre turni di battuta. Cobolli può rimpiangere l'errore di rovescio con cui ha mancato la chance dell'1-0, ma riesce a mettersi alle spalle quell'errore e a riprendere il filo della partita. Aggancia Norrie sul 2-2, non prima di aver cancellato due palle break, e si porta a un punto dal sorpasso (2-2 30-40).
Norrie salva a sua volta la palla break con una prima vincente e alla lunga fa valere il suo tennis cerebrale contro un avversario in crescita come Cobolli, certamente energico e competitivo. L'ottavo game sembrare segnare la storia del set e del match. Cobolli scivola sotto 0-40, salva le prime due palle break ma alla terza sbaglia la palla corta e Norrie va a servire per raggiungere il terzo turno.
Ma questa non è una partita lineare, si vede almeno una palla break in otto dei primi 10 game del secondo set. Quando è così non trionfa la logica ma l'emozione, la capacità di non mollare, di vivere o morire per conquistarsi un centimetro di campo in più. E a questo gioco Cobolli sta dimostrando di saper giocare sempre meglio, infatti firma un nuovo controbreak, dopo che il britannico ha sprecato il primo match point, e si tiene in partita. Salva anche un match point al servizio (4-5 30-40) forzando Norrie all'errore con il rovescio dal centro. Mostra ancora più personalità nel cancellare il secondo e cambiare ancora il canovaccio del set, sempre in equilibrio instabile, senza un centro di gravità permamente, fino al tie-break. Cobolli lo gioca meglio, spezza l'equilibrio al quinto punto e lo chiude con il 14mo ace del match. Ma due break subiti nel terzo set gli impediscono di completare la rimonta.
Sul match: “Oggi sono mancate le energie e la lucidità nei momenti importanti, specialmente nel terzo set. Essere qui da più di un mese e mezzo, per la prima volta nella mia carriera, si fa sentire. Il rammarico più grande è nel primo set, lui non stava giocando bene e io potevo fare di più. Forse è stato il set peggiore. Complessivamente però è stata una buona partita, sono riuscito sempre a ribaltare le situazioni e sono contento di questo aspetto, vuol dire che ci credo sempre e che lotto fino alla fine. Sono soddisfatto e convinto di quello che sto facendo, devo continuare su questa strada e sono certo che raggiungerò nuovi traguardi”.
Sui prossimi impegni: “Sono contento di tornare sulla terra rossa. Per la prima volta ho giocato così a lungo sul cemento e, anche se è stato utile e i miglioramenti sono stati evidenti, sono felice di tornare sulla terra. Ora un paio di giorni di riposo, riprenderò gli allenamenti al Parioli e farò tutto il calendario sul rosso”.
Sul torneo di Roma: “Manca pochissimo al nostro amato torneo. Non vedo l’ora, anche perché per la prima volta lo giocherò da ‘partecipante vero’. Essere in tabellone al Foro Italico con mia classifica mi rende orgoglioso. Spero di fare un bel torneo e di sentire il tifo del pubblico… spero di portare un pezzo di Curva Sud”. (Francesca Paoletti, da Miami)
Norrie affronterà il campione in carica Daniil Medvedev che ha sconfitto Marton Fucsovics, numero 86 del mondo con un best ranking di 31, in una partita inizialmente programmata venerdì nella sessione serale sullo Stadium, il Centrale, e poi riprogrammata sabato in sessione diurna sul Grandstand.
“Venerdì è stato il giorno più difficile. Ero al 99% sicuro che non avremmo giocato. Avrei preferito restare in hotel ma non potevo rischiare un walkover” ha detto il moscovita che punta a vincere per la prima volta uno stesso torneo per due anni di fila: ha in bacheca 20 trofei conquistati in altrettante città diverse.
“Fare vincenti è stato difficile per me e per Marton - ha aggiunto commentando la partita -. Il primo match è sempre il più duro. Spero sia solo l’inizio”.