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Colton Smith, mente sana in corpo sano

Tutte le curiosità sul 22enne statunitense che affronta Flavio Cobolli a Indian Wells

di | 05 marzo 2025

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Cresciuto in una fattoria, appassionato di caccia e di pesca, singolarista da record per la University of Arizona. Tre fotogrammi per iniziare a raccontare la storia di Colton Smith, 22enne di Tenino, Washington, avversario di Flavio Cobolli al primo turno del Masters 1000 di Indian Wells.

Numero 261 del mondo, due posizioni sotto il suo best ranking toccato un mese fa, a febbraio ha vinto il suo primo titolo Challenger a Cleveland. Come ha speso il prize money? In parte considerevole facendo shopping in un negozio specializzato in articoli per la pesca a mosca.

Smith si divide tra il circuito professionistico e le competizioni inter-universitarie negli Stati Uniti, con successo innegabile. E' il singolarista più vincente che abbia mai frequentato la University of Arizona.

Attualmente occupa la terza posizione nella classifica di singolare della ITA, la Intercollegiate Tennis Association. Se a fine maggio sarà ancora tra i primi dieci di questo ranking, grazie all'accordo tra l'ITA e l'ATP nell'ambito del Next Gen Accelerator, potrà usufruire di otto wild card per tornei Challenger 50 o 75.

L'anno scorso, essendo nella fascia tra l'undicesima e la ventesima posizione del ranking ITA a maggio, aveva diritto a sei slot nelle qualificazioni dei Challenger. Ma una volta utilizzato il primo a Lincoln, in cui ha raggiunto il secondo turno in main draw, ha maturato una classifica sufficiente per disputarle senza bisogno di wild card.

Colton Smith a pesca (Foto dal suo profilo Instagram)

Colton Smith a pesca (Foto dal suo profilo Instagram)

Chi ha avuto modo di conoscerlo, come Ethan Quinn, J.J. Wolf e Tommy Paul, lo raccontano come "una bestia" quando si tratta di allenarsi in palestra.

La predisposizione al lavoro può non stupire in un ragazzo come Smith, cresciuto in un ambiente rurale, di fatto all'aria aperta. "Non avrei potuto immaginare un'infanzia migliore. Sono cresciuto tra mucche, cavalli, polli, miiali, cani - ha detto all'ATP -. C'erano tante cose da fare, ma questo mi ha insegnato molta disciplina. Ed è sempre bellissimo tornare a casa. La libertà e il relax che provo lì non la trovo da nessun'altra parte".

Questa passione ce l'ha scritta anche sulla pelle. Sul braccio sinistro, infatti, ha un tatuaggio con il suo cane, un orso e un alce. Fin da bambino, poi, ha imparato ma pescare. "L'ho fatto per tutta la vita, penso che molto abbia a che fare con la possibilità di riconnettermi con la natura. Quando viaggio tanto, per me è sempre stato molto importante poter trovare il modo di immergermi nella natura e star bene - ha raccontato -. E finché riuscirèò a mantenere questo equilibrio non avrò alcun problema nel circuito”.

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