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Alla Caja Magica Luciano Darderi centra la prima vittoria in carriera in un Masters 1000. Un'altra prima volta da aggiungere a questa stagione iniziata con il primo titolo ATP in carriera a Cordoba.
Numero 60 del mondo, il suo best ranking, Darderi ha sconfitto 64 62 un Gael Monfils battuto per la quarta volta all'esordio in stagione, zavorrato da ben 39 errori gratuiti.
Darderi palleggia con colpi molto carichi, profondi, da fondo, alternati a palle corte. Ha schemi tradizionali da terra battuta, calati in un tennis energico, atletico e per questo moderno. Monfils fa un po' fatica nei primi game a contrastare questo genere di traiettorie dal lato sinistro, sia con il rovescio sia quando prova a girare intorno alla palla e contrattaccare di diritto. E' poco esplosivo, il francese, che affossa il rovescio lungolinea con cui consegna un secondo break a Darderi (4-1).
Il francese accorcia tempi e scambi, scende prima e più a rete, così ricuce parzialmente lo svantaggio (4-3), ma da sinistra continua a sbagliare tanto. Darderi sa come controllare il gioco da dietro, come prendere il tempo all'avversario in risposta, come mettere peso sulla palla e cambiare ritmo. Il suo è un controllo fisico dello spazio, se fosse un calciatore sarebbe una mezzala "box to box", da area ad area.
La scena non cambia nel secondo set. Darderi fa leva sull'efficienza e la misura, mentre la partita di fatto si trasforma in una cronaca di una vittoria annunciata. Con due ace consecutivi, Darderi suggella il successo. Al prossimo turno affronterà per la prima voltanlo statunitense Taylor Fritz, numero 13 del mondo.
Luciano Darderi a Madrid (Foto Grana/FITP)