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Monaco, Darderi sfida Shelton per la prima semifinale in un 500

Dopo due ottime prestazioni a legittimare il grande momento di forma, Darderi sfida per la prima volta in carriera Shelton e cerca, in un solo colpo, la prima vittoria su un Top 20 e la prima semifinale di sempre in un ATP 500

di | 17 aprile 2025

Darderi in una volée nei pressi della rete (Getty Images)

Darderi in una volée nei pressi della rete (Getty Images)

Dopo sette vittorie di fila, per Luciano Darderi è tempo di un’altra importante verifica. Campione due settimane fa a Marrakech, il n. 47 ATP va ora a caccia della semifinale al BMW Open by Bitpanda (ATP 500 – 2.500.000 euro di montepremi), e di fronte – nei quarti di finale – avrà il n. 15 al mondo (nonché testa di serie n. 2 a Monaco di Baviera) Ben Shelton, nel primissimo confronto diretto.

L’avversario non è certo di quelli che ha nella terra battuta il suo habitat naturale. D’altronde, pur avendo vinto lo scorso anno il suo primo titolo sul rosso a Houston, l’americano ha poi faticato ad adattarsi, non vincendo mai più due partite consecutive ad eccezione del Roland Garros, dove però ha usufruito del ritiro di Kei Nishikori, e del torneo bavarese.

In questo 2025, le cose non stanno andando molto meglio: dopo essersi trovato avanti di un set contro Alejandro Davidovich Fokina (futuro semifinalista) a Monte-Carlo, Shelton ha raccolto appena tre game. A Monaco di Baviera, invece, ha sì superato Botic Van de Zandschulp (n. 89) in due set, ma si è anche ritrovato ad un punto dalla sconfitta nel match d’esordio contro il qualificato Borna Gojo (n. 410).

La preparazione col dritto di Shelton (Getty Images)

La preparazione col dritto di Shelton (Getty Images)

Nelle condizioni in cui vi arriva Darderi, dunque, è partita tutta da giocare, con l’occasione di lanciare un messaggio. Shelton, pur con le premesse di cui sopra, resta un avversario con la classifica nettamente migliore rispetto a tutti quelli affrontati tra Marrakech e Monaco (il più alto è stato Tallon Griekspoor, n. 37, nella finale in Marocco). E va ricordato, tra le altre cose, che l’azzurro ha perso tutte e sei le partite giocate finora in carriera contro giocatori all’interno della Top 20.

Tutta esperienza di cui dovrà servirsi per dimostrare, avversario permettendo di aver compiuto uno step in avanti in termini di consapevolezza, almeno sulla propria superficie preferita. La quale potrebbe dargli una mano nel “depotenziare” la grande arma di Shelton, quel servizio che – ad esempio – gli ha stranamente fruttato solo tre ace nel match contro Van de Zandschulp.

Dal canto suo, l’italiano è riuscito a servirne ben 12 nel match contro O’Connell, in una delle migliori prestazioni in carriera al servizio. E contro Miomir Kecmanovic (n. 48), non solo ha avuto il merito di ribaltare totalmente l’inerzia della partita dopo aver ceduto nettamente nel primo parziale, ma non ha concesso alcuna chance di break nel terzo set (procurandosene, al contrario, sei) e chiudendo con un 15/16 nei punti vinti sulla prima.

È lecito aspettarsi che lo statunitense possa alzare il proprio livello, ed è chiaro che a quel punto potrebbe essere una partita decisa su pochissimi punti. In questo torneo, peraltro, entrambi hanno vinto tutti e tre i tie-break rispettivamente giocati (nel 2025 Darderi ha un bilancio 7-0, Shelton di 12-8).

Darderi in azione di rovescio (Getty Images)

Darderi in azione di rovescio (Getty Images)

Difficilmente Darderi può sognare un contesto migliore, tra avversario e superficie, per puntare alla prima vittoria in carriera contro uno tra i migliori 20. Sognando, così, quella che sarebbe per lui anche la prima semifinale in un ATP 500, per incamerare altri punti e confermarsi oramai un cliente scomodo per chiunque sul mattone tritato.


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