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Novak Djokovic salva un match point ad Alcaraz e conquista a Cincinnati il suo 39mo Masters 1000. La finale con Alcaraz trasmessa in chiaro su SuperTennis anche 15
di Luca Marianantoni | 21 agosto 2023
La sfida dei sogni, la battaglia tra i primi due giocatori del mondo con in palio il titolo Masters 1000 di Cincinnati va a Novak Djokovic che annulla un match point e supera al termine di una partita da leggenda lo spagnolo Carlos Alcaraz per 57 76 76.
Quasi quattro ore di spettacolo e di altissimo tennis hanno reso la finale di Cincinnati la partita dell'anno, una delle più belle nella storia recente dei Masters 1000, forse addirittura la più intensa ed emozionante dal 2007 in avanti e cioè da quando l'Atp ha abbandonato i match tre set su cinque. Una carrellata di emozioni infinita, con il punteggio sempre in bilico e con Djokovic capace di trionfare al tie-break conclusivo, come spesso gli accade, dopo essere stato sotto un set e un break, dopo aver salvato un match point sul 5-6 del secondo set e dopo aver invano servito per il match sul 5-4 del terzo set.
"Non so cosa dire - sono state le prime parole pronunciate da Djokovic a fine incontro - se non che questa è stata una finale pazzesca, difficile da descrivere. E' stata una delle partite più difficili da giocare e vincere in tutta la mia lunga carriera, indipendentemente dal torneo, dalla categoria e dalla qualità del mio avversario. Dall'inizio alla fine siamo stati in grado di giocare punti eccezionali esprimendo un tennis di altissimo livello. Lo voglio ripete ancora: nel complesso è stata una delle partite più difficile ed emozionanti a cui abbia preso parte. Non ho mai avuto dubbi sul fatto di poter giocare e vincere match del genere. Sono semplicemente entusiasta del mio tennis".
Alcaraz è stato in controllo del match per quasi le prime due ore di gioco, nonostante il break iniziale che aveva mandato Djokovic avanti 4-2. Il tennis del numero 1 del mondo è stato più ricco e spumeggiante di quello del serbo fino al break maturato nel cuore del secondo set. Ma quando lo spagnolo si è apprestato a servire per il match avanti 7-5 4-3, ecco che sono arrivati i primi gravi errori gratuiti, così Djokovic gli ha tolto il fiato, la lucidità necessaria per portare a casa la partita, stritolandolo in una morsa così stretta da ricordare le battaglie di testa con Nadal e Federer.
Djokovic è stato abile a rientrare immediatamente in partita, a sopraffare il rivale mentalmente, a cancellargli il match point sul 6-5 con la combinazione servizio-dritto, a vincere l'asfissiante il tie-break del secondo set per 9 punti a 7 e poi a schiantarlo definitivamente con il magistrale tie-break conclusivo, vinto dal serbo per 7 punti a 4, al quinto match point utile.
Per Djokovic è il terzo titolo a Cincinnati dopo quello ottenuto nel 2018 su Federer e quello del 2020 su Raonic. Ma soprattutto il 39esimo Masters 1000 e il 95 esimo torneo vinto in carriera, uno in più dei 94 di Lendl. E' solo ora all'inseguimento dei 103 di Federer e dei 109 di Connors. E gli basterà vincere una partita a Flushing Meadows per tornare nuovamente numero 1 del mondo.