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Djokovic, una vittoria per due record: storia di un n.1 senza precedenti

Grazie alla prima vittoria alle Nitto ATP Finals 2023, Novak Djokovic si assicura di chiudere la stagione in vetta alla classifica e di diventare il primo giocatore a toccare le 400 settimane in carriera da numero 1 del mondo

di | 12 novembre 2023

Novak Djokovic saluta il pubblico (foto Sposito/FITP)

Novak Djokovic saluta il pubblico (foto Sposito/FITP)

Rabbia e orgoglio, frustrazione e gioia liberatoria. Novak Djokovic ha aperto le Nitto ATP Finals 2023 con la terza vittoria in carriera su Holger Rune. Come a Parigi-Bercy due settimane fa, è stata una lotta scivolosa e profonda, come cantava Fabrizio De André. Come a Parigi-Bercy ha vinto Djokovic, che si è imposto 76(4) 67(1) 63.

Con questa vittoria è sicuro di chiudere l'ottava stagione da numero 1 del mondo e di essere il primo, uomo o donna, a toccare le 400 settimane in vetta al ranking. Il trofeo per il posto di numero 1 a fine anno sarà consegnato lunedì pomeriggio alle 14.30, prima della sfida Alcaraz-Zverev.

Questa la storia di Novak Djokovic da numero 1 del mondo.

GLI ANNI DI DJOKOVIC DA NUMERO 1

Djokovic ha chiuso la prima stagione in vetta al ranking nel 2011, che rimane una delle migliori stagioni di sempre: vince 3 Slam e 5 Masters 1000. In totale, conquista dieci titoli e nessuno ci era più riuscito dopo Roger Federer nel 2006. Ha vinto 70 partite, di cui 21 contro top-10. E' il primo a completare una stagione con almeno venti successi contro avversari tra i primi 10 giocatori del mondo dal 1985, dopo Ivan Lendl.

L'anno successivo si conferma in vetta centra sei titoli in undici finali, compresi Australian Open dopo una finale epica e ATP Finals. Solo due volte in 17 eventi perde prima della semifinale. 

Torna numero 1 a fine anno nel 2014. In quella stagione è diventato il 23mo giocatore nell'era Open a raggiungere le 600 vittorie, con il 20mo titolo in un Masters 1000 a Bercy. In stagione, ha conquistato il suo settimo Slam, a Wimbledon, e le ATP Finals per il terzo anno consecutivo.

Nel 2015 è quasi imbattibile: trionfa in tre Slam, e a Parigi perde in finale. Gioca 15 finali consecutive, vince il suo quarto Masters di fila, impresa senza precedenti, e superi i 20 milioni di prize money.

Tre anni dopo, nel 2018, inizia la stagione da numero 22 e la chiude da numero 1. Diventa il più anziano giocatore a finire l'anno in vetta alla classifica nell'era del ranking computerizzato. Rafa Nadal gli toglie il primato nel 2019, Djokovic se lo riprende nel 2020 quando eguaglia le sei stagioni da numero 1 di Pete Sampras, che però sono consecutive e questo record gli resta. Nell'anno del lockdown per la pandemia da Covid-19 ha vinto quattro titoli nel 2020 in cinque finali, compreso il suo ottavo Australian Open.

Nel 2021 supera le 310 settimane di Federer da numero 1 e le sei stagioni di Sampras chiuse in vetta alla classifica. Vince tre major (Australian Open, Roland Garros e Wimbledon) e raggiunge la finale del quarto, lo US Open. Solo Daniil Medvedev gli impedisce di essere il primo uomo a completare il Grande Slam dopo Rod Laver nel 1969. In stagione batte anche il record di titoli di Masters 1000 di Rafa Nadal: arriva infatti a 37 trofei in questa categoria di tornei a Parigi-Bercy.

Quest'anno, ancor prima della conclusione delle Nitto ATP Finals, è sicuro di completare per l'ottava volta la stagione da numero 1 del mondo. Il serbo, che ha duellato con Carlos Alcaraz per questo traguardo durante tutta la stagione, è diventato il tennista (uomo o donna) con più settimane da numero 1. Ha prima raggiunto Rafa Nadal nella classifica dei più titolati negli Slam vincendo il 22mo titolo all'Australian Open, poi l'ha staccato arrivando a quota 24 con i successi al Roland Garros e allo US Open. E' diventato il primo giocatore ad aver vinto almeno tre volte tutti gli Slam.

Le emozioni della sesta di Nole

LA STORIA DI DJOKOVIC DA NUMERO 1 ATP

Periodo 1: 53 settimane (4 luglio 2011 - 8 luglio 2012)
Dopo quattro stagioni consecutive chiuse da numero 3 del mondo, Djokovic ha completato nel 2011 una delle sue stagioni più dominanti, iniziate con una striscia di 41 vittorie consecutive. Dopo il primo trionfo a Wimbledon, nel 2011 in finale su Rafa Nadal, ha realizzato il suo sogno di essere il migliore del mondo. Da numero 1 ATP, Djokovic ha battuto Rafa anche nelle successive due finali Slam, allo US Open 2011 e all'Australian Open 2012. Dopo Wimbledon 2012, Djokovic cede lo scettro a Roger Federer.

Periodo 2: 48 settimane (5 novembre 2012 - 6 ottobre 2013)
Se lo riprende meno di quattro mesi dopo, alla vigilia delle Nitto ATP Finals 2012. A Londra, nel primo torneo giocato nel suo secondo periodo da numero 1 del mondo, conquista da imbattuto il primo dei suoi sei titoli nel torneo. La sua striscia di trionfi continua nel 2013, quando celebra il suo terzo trionfo consecutivo all'Australian Open e rompe il dominio a Monte-Carlo di Rafa Nadal che aveva vinto le precedenti otto edizione del Masters 1000 del Principato.

Periodo 3: 122 settimane (7 luglio 2014 - 6 novembre 2016)
Nel terzo periodo da numero 1 del mondo, Djokovic riscrive più di un capitolo nel libro dei record del tennis. Le 122 settimane consecutive restano un primato nella storia dell'ATP. Tra il 7 luglio 2014 e il 6 novembre 2016, conquista 21 titoli su 26 finali. Vince cinque Slam, undici Masters 1000 e due Nitto ATP Finals. Diventa il primo giocatore dal 1969, dopo Rod Laver, a conquistare quattro major di fila, anche se non nella stessa stagione. Nel 2015 è il quarto a mantenere la vetta della classifica per tutte le settimane di una stagione. Per dodici mesi è quasi imbattibile: trionfa in tre Slam, e a Parigi perde in finale, gioca 15 finali consecutive e chiude con un record di 15-4 contro Federer, Nadal e Murray.

È il primo a vincere le Nitto ATP Finals quattro volte di fila e a superare i 20 milioni di montepremi stagionale. Nel 2016 diventa l'ottavo a completare il Career Grand Slam, al Roland Garros, supera le 200 settimane complessive da numero 1, i 100 milioni di montepremi in carriera, le 50 vittorie in tutti gli Slam. Il periodo di 122 settimane consecutive da numero 1 si chiude con la sconfitta contro Marin Cilic nei quarti del Masters 1000 di Parigi-Bercy: complessivamente in questo periodo ha mantenuto un bilancio vittorie-sconfitte di 167-17 (90,8% di successi).

Un fiore in regalo per Novak Djokovic (foto Sposito FITP)

Periodo 4: 52 settimane (5 novembre 2018 - 3 novembre)
Nel 2018, inizia la stagione da numero 22 e la chiude da numero 1. Diventa il più anziano giocatore a finire l'anno in vetta alla classifica nell'era del ranking computerizzato (primato che gli avrebbe tolto Nadal, e che Nole si sarebbe ripreso nel 2020). Nel 2019 diventa il primo a vincere sette Australian  Open, conquista la memorabile finale di Wimbledon al tiebreak del quinto set, sul 12-12, contro Roger Federer dopo aver salvato due match point, trionfa nei Masters 1000 di Madrid e Bercy.

Periodo 5: 36 settimane (3 febbraio-22 marzo 2020 / 24 agosto 2020 - 27 febbraio 2022)
Nel quinto periodo, caratterizzato dai sei mesi di lockdown nel 2020, Djokovic supera le 310 settimane da numero 1 di Federer. Eguaglia e poi supera il record di Pete Sampras che aveva chiuso sei stagione in vetta al ranking, anche se nel suo caso consecutive. Djokovic rimane numero 1 per tutto il 2021, stagione in cui diventa il secondo dopo Nadal a vincere Slam su tre superfici diverse in uno stesso anno. E arriva a una sola vittoria dal completare il primo Grande Slam dal 1969, dai tempi di Rod Laver. Ma in finale allo US Open cede al russo Daniil Medvedev, proprio l'uomo che gli toglierà il posto di numero 1 a febbraio del 2022, un mese dopo l'espulsione al Roland Garros. Sarà il primo numero 1 diverso dai Fab Four dal 2004.

Nitto ATP Finals 2023, Novak Djokovic (Foto Giampiero Sposito/FITP)

Periodo 6: 10 settimane (21 marzo - 12 giugno 2022)
Nel suo ultio periodo da numero 1, Djokovic cede in finale a Rublev nel torneo di casa, a Belgrado, poi a Madrid in semifinale contro Carlos Alcaraz, primo a battere Nole e Nadal in uno stesso torneo sulla terra rossa. A Roma, vince la sua partita numero 1000 contro Casper Ruud in semifinale e in finale batte Tsitsipas conquistando così il 38mo titolo in carriera in un Masters 1000. Battuto da Nadal nei quarti del Roland Garros, perde lo scettro di numero 1 ancora a beneficio di Medvedev.

Periodo 7: 7 settimane (30 gennaio - 19 marzo 2023)
Torna numero 1 del mondo dopo il decimo trionfo all'Australian Open. Passa dalla quinta alla prima posizione nei Pepperstone ATP Rankings. Nessun numero 1 del mondo era mai stato così in basso nella precedente classifica ATP. A Dubai subisce la prima sconfitta della stagione alla sedicesima partita.  Perde il posto di numero 1 dopo il Masters 1000 di Indian Wells, vinto da Alcaraz, ma se lo riprende dopo Miami (due tornei che non ha giocato perché negli USA era ancora in vigore l'obbligo di vaccinazione anti-COVID per chi arrivava dall'estero).

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Periodo 8:  7 settimane (2 aprile - 21 maggio 2023)
Sulla terra, prima del Roland Garros, la stagione non va esattamente secondo i piani. Perde negli ottavi a Monte-Carlo contro Lorenzo Musetti, che festeggia la più prestigiosa vittoria della carriera; in semifinale a Banja Luka, battuto dall'amico Lajovic; e nei quarti a Roma contro il danese Holger Rune. Alcaraz torna numero 1.

Periodo 9: 2 settimane (12 giugno - 25 giugno 2023)
Djokovic torna numero 1 dopo il Roland Garros, torneo in cui ha sconfitto in semifinale un Alcaraz preda dei crampi e in finale Casper Ruud. E' il campione più vincente di sempre nei major. Manterrà lo scettro di numero 1 ATP per due settimane, perdendolo prima di Wimbledon.

Periodo 10: in corso (11 settembre - )
Il 24mo trionfo negli Slam, allo US Open, lo riporta in vetta alla classifica. Dopo la sconfitta contro Rune a Roma, torna a giocare una partita da numero 1 del mondo solo nel girone di Coppa Davis a settembre, battendo lo spagnolo Alejandro Davidovich-Fokina con cui spesso si è allenato a Marbella, poi a Parigi-Bercy dove festeggia il settimo titolo nella storia del torneo. Diventa il primo giocatore a raggiungere i 40 titoli nei Masters 1000 e porta il gap rispetto ad Alcaraz nella Pepperstone ATP Live Race To Turin a 1490 punti. Di fatto gli è bastato vincere una partita a Torino per concludere l'ottava stagione da numero 1.

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