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L'analisi del colpo migliore del francese, temutissimo dai rivali, nella puntata a lui dedicata di "Colpo da campione"
02 aprile 2025
Un servizio potente, audace, destabilizzante. E' l'atout di Giovanni Mpetshi Perricard, due metri e tre centimetri di potenza che tira di fatto due prima ma è anche capace di rovesci a una mano eleganti e morbide smorzate. Nel 2024 ha vinto due titoli, il primo a Lione, la sua città natale, il secondo a Basilea; ha raggiunto gli ottavi a Wimbledon ed è passato in dodici mesi da numero 205 a numero 30 del mondo.
"Ho giocato contro Karlovic, Isner, Raonic, tutti i grandi battitori, e il suo è di gran lunga il servizio più potente" ha detto l'australiano Nick Kyrgios dopo aver incassato 36 ace ed essere stato sconfitto dal francese 76(2) 67(4) 76(3) a Brisbane all'inizio del 2025.
"Nel corso degli anni, attraverso le generazioni, ci sono sempre stati quei giocatori che speravi di non vedere mai dal tuo lato di tabellone. Mpetshi Perricard oggi sarebbe in cima a quella lista" ha dichiarato John McEnroe, unico numero 1 del mondo in singolare e in doppio, all'ATP.
Giovanni, il nuovo mister ace
Eppure, dice all'ATP Giovanni Mpetshi Perricard, "da piccolo non ero così sicuro di me. È successo tutto più tardi. Non è venuto in modo naturale. Ci sto ancora lavorando. Ma se non senti la fiducia in te stesso, non puoi tirare una seconda di servizio a 210 km/h. Devo essere coraggioso in campo".
Una simile forza tranquilla nasce anche dall'aver superato sfide che hanno forgiato la personalità incidendo a livelli più profondi. "E' stato difficile lasciare casa a 12 anni. È stato difficile. Ero molto legato alla mia famiglia ma sono andato ad allenarmi con la Federazione Francese di Tennis a Poitiers, a circa cinque ore di macchina da casa. È stata dura. All'inizio i miei genitori non erano d’accordo, ma poi hanno capito che, quando hai un sogno del genere, devi fare dei sacrifici. Loro hanno creduto in me e mi ha aiutato molto" ha detto all'ATP.
Tutto questo lo rende il giocatore che tutti temono in tabellone. Sono queste le basi su cui ha costruito il suo colpo migliore, quel servizio analizzato su SuperTennis nella puntata a lui dedicata di "Colpo da campione", il format che spiega tattica, tecnica e strategia dei grandi protagonisti del circuito. Alla sua "lavagna", Simone Bertino ha sottolineato come, oltre alla velocità di palla, sia importante la rapidità del movimento che toglie agli avversari tempo di reazione in risposta. Clicca qui per il video completo
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