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L'esempio di Jannik Sinner spicca rispetto all'inquietudine del danese Holger Rune, giunto al quarto cambio di coach negli ultimi dodici mesi e ancora lontano dall'aver trovato la risposta ai suoi problemi a causa di fretta, ansia, impazienza di risultati
di Ronald Giammò | 09 febbraio 2024
La battuta è nota. Percorrendo l'autostrada e districandosi in un nugolo di macchine che sfrecciano verso di lui, un tizio accende l'autoradio e intercetta il seguente appello: "Attenzione, un folle sta percorrendo in contromano l'autostrada". Lui ascolta, abbassa il volume ed esclama: "Solo uno!?".
Osservando quanto accaduto nel team di Holger Rune negli ultimi mesi, un susseguirsi di ingaggi elogi separazioni nuovi arrivi e nuovi addii, la sensazione è simile a quella avvertita dallo spericolato protagonista della battuta precedente. Non un contromano, ma lo smarrimento di chi non ha ancora capito su quale strada indirizzare la propria carriera. Il danese, che pochi giorni fa ha dovuto incassare le dimissioni di Boris Becker, coach che sul finale della scorsa stagione aveva iniziato a collaborare con lui, l'ha spiegata così: "Ho bisogno di avere nel team persone con la mia stessa visione, di cui possa fidarmi per raggiungere i miei obiettivi". Disaccordi su una visione, quindi. Non condivisa da Becker, né tantomeno da Severin Luthi, storico coach in passato di Roger Federer anch'esso congedatosi dal team pochi giorni prima dell'addio dell'ex campione tedesco. Un destino identico a quello di Patrick Mouratoglou, separatosi da Rune in corso di 2023, lui che era stato il primo tentativo messo in atto dal danese per dotarsi di occhi diversi da quelli di Lars Christensen, che per quindici anni ne aveva accompagnato la crescita.
I would like to inform you that I will step down as the head coach of Holger Rune with immediate effect. We started this partnership with the initial goal to reach the ATP Finals end of last year but moving forward I realised that in order for this to be successful, I would need…
— Boris Becker (@TheBorisBecker) February 6, 2024
Nel messaggio inoltrato via social dallo stesso Rune per spiegare i motivi che hanno portato alla chiusura della collaborazione con Becker, una delle motivazioni da lui fornita era stata la necessità di trovare qualcuno che "possa essere con me tutto il tempo. Questo mi dà sicurezza e gioia dovendo cambiare ambiente e condizioni ogni settimana". Il passaggio più importante Rune lo aveva però fornito in apertura di messaggio, rivelando come "dopo aver lavorato con lo stesso allenatore per 15 anni non è facile formare la squadra giusta al primo colpo".
@holgerrune2003 pic.twitter.com/y88LU2nmNS
— holgerrune.elodie (@Elodie_deidole) February 6, 2024
In questa anomala lotteria - il tennis è l'unico sport in cui il giocatore assume e paga un coach per farsi dire quel che non va nel suo gioco - a giocare un ruolo decisivo non sono solo le competenze tennistiche del futuro coach prescelto. Contano anche altre qualità quali empatia, sensibilità, intelligenza, ascolto, personalità. Ma soprattutto è importante che il giocatore abbia le idee chiare e l'umiltà giusta per capire l'indirizzo da dare al proprio percorso e la consapevolezza che per portarlo a termine occorreranno tempo, pazienza e fiducia reciproca.
"Ho obiettivi e ambizioni grandi", ha scritto ancora l'attuale n.7 del mondo nel messaggio affidato ai suoi social network. Ma se come dicevano gli antichi "carattere è destino", a giudicare dal suo atteggiamento in campo, il danese ha mostrato anche di avere ansia, febbre e fretta di raggiungerli in fretta, convinto forse che il famoso 'click' in grado di sbloccarne lo stallo in cui si è cacciato sia un miracolo da inseguire febbrilmente anziché il risultato di un lento processo.
Prendiamo Jannik Sinner. Suo coetaneo, l'italiano nel febbraio del 2022 dopo più di dieci anni di collaborazione decise di separarsi da Riccardo Piatti e dal team che sin lì ne aveva impostato le basi avviandone lo sviluppo fino all'approdo tra i professionisti. Di quel team facevano parte Dalibor Sirola, Claudio Zimaglia e Andrea Volpini: tutti esautorati in avvio di 2022 dal ventenne Sinner, deciso a dare un nuovo indirizzo al suo percorso di crescita. La prima mossa dell'altoatesino fu quella di scegliere Simone Vagnozzi come suo nuovo coach, mossa a cui seguì a stretto giro quella di Paolo Cadamuro, fisioterapista che pochi mesi dopo - e siamo a giugno - subì un'operazione che lo costrinse a rinunciare al suo nuovo incarico. Al suo posto Sinner scelse Jules Bianchi, stimato fisioterapista che fino all'anno prima aveva lavorato con Stefanos Tsitsipas, e nella stessa estate in successione ecco completarsi il team con l'arrivo del preparatore atletico Umberto Ferrara e di Darren Cahill. Le ultime rifiniture risalgono al febbraio del 2023 e riguardano l'ingresso in squadra di Giacomo Naldi - fisioterapista di estrazione cestistica che prenderà il posto di Bianchi - e in ultimo dell'osteopata Andrea Cipolla.
Thanks for inviting me into this Italian team with open arms. An honor to work alongside Simone, Umbe, Jack, Andrea, and with a wonderful young man in Jannik. Bring on 2024! ??@janniksin #simonevagnozzi#umbertoferrara#giacomonaldi#andreacipolla
— Darren Cahill (@darren_cahill) December 14, 2023
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