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Learner Tien, continua il sogno della stellina USA: Medvedev ko a Melbourne

Il californiano di origini vietnamite è il più giovane statunitense al terzo turno dell'Australian Open dopo Pete Sampras. A dicembre aveva raggiunto la finale delle Next Gen ATP Finals eliminando Fils e Michelsen.

di | 16 gennaio 2025

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Clamoroso a Melbourne. Learner Tien, numero 121 del mondo, ha eliminato Daniil Medvedev, numero 5, 63 76(4) 67(8) 16 76(7) dopo quasi cinque ore di partita terminata alle 2.55 ora di Melbourne. A 19 anni e 55 giorni, è il secondo statunitense più giovane a raggiungere il terzo turno all'Australian Open dopo Pete Sampras nel 1990, e il più giovane a riuscirci in uno Slam dal 2007, quando ci arrivò Donald Young allo US Open.

"Speravo che la partita non finisse al tie-break del quinto, ma sono contento di come sia andata a finire. So che ho complicato il match più del previsto. E' stato duro perdere il terzo set dopo aver recuperato un break di vantaggio e mancato un match point" ha detto Tien. Lo statunitense, all'esordio in main draw all'Australian Open, affronterà il mancino francese Corentin Moutet, che ha battuto il qualificato USA Mitchell Krueger 46 64 76(3) 64.

Conosciamolo meglio attraverso il ritratto che Samuele Diodato aveva realizzato per noi in occasione della finale delle Next Gen ATP Finals dello scorso dicembre.

A fine 2024 Tien ha sfiorato il trionfo alle Next Gen ATP Finals. Arrivato da testa di serie numero 5 e numero 122 ATP a Gedda, alla rassegna dedicata ai migliori otto Under-20 del circuito, ha battuto tutte le prime tre teste di serie: il n. 20 ATP Arthur Fils, l'amico e connazionale Alex Michelsen, il ceco Jakub Mensik. Si è arreso solo in finale contro Joao Fonseca.

Mancino di origini vietnamite, nato da due genitori immigrati negli Stati Uniti separatamente e conosciutisi su un campo da tennis, del ragazzo nato Irvine si parla un gran bene già da tempo. Alcuni, ad esempio, lo paragonano a Michael Chang, e non banalmente per i tratti somatici. Tutti quelli che lo vedono, rimangono stupiti dalla sua calma, che non significa abulia.

Non ho mai pensato eccessivamente ai miei obiettivi. Sin da piccolo, ho sempre pensato che avrei voluto vedere fino a dove sono in grado di spingermi”, ha confessato qualche tempo fa. Ma la realtà è ben più luminosa di quanto lui stesso la dipinga: diplomatosi a 16 anni, ha vinto per due volte consecutive (nel 2022 e nel 2023) i Campionati Nazionali Under-18 della USTA.

 

Sempre nel 2023, anno in cui si è dedicato a tempo pieno al tennis, ha raggiunto ben due finali Major nel circuito juniores, all’Australian Open e allo US Open. In quest’ultimo caso, a sconfiggerlo è stato l'altro junior “terribile”, il brasiliano Joao Fonseca.

Learner Tien nella finale dello US Open junior 2023 (Getty Images)

Learner Tien nella finale dello US Open junior 2023 (Getty Images)

Entrato da giovanissimo nel programma di sviluppo della USTA (la Federtennis statunitense), Tien è oggi allenato da Eric Diaz e Jay Leavitt, anche se da piccolo è stato istruito dal padre Khuong. È sempre stato un giocatore abbastanza fantasioso, che ha nel rovescio il suo colpo preferito e nella capacità di passare dalla fase difensiva a quella offensiva il suo punto di forza. Nell’ultimo biennio, inoltre, complice forse anche lo sviluppo, ha potenziato molto il suo servizio.

Con queste premesse, è più facile addentrarci in quello che è stato il suo 2024, fino alla grandiosa finale raggiunta in Arabia Saudita. La svolta, curiosamente, è arrivata dopo un pesante infortunio, una costola fratturata nel mese di febbraio che l’ha tenuto ai box per qualche settimana.

In quel periodo – a sentire coach Diaz – ha lavorato sulla parte fisica, mettendo le basi per un filotto da paura. Dal 27 maggio in poi, il californiano ha inanellato 28 vittorie consecutive con cinque titoli: quattro ITF (due a San Diego, poi Rocha Santa Fe e Lakewood) e  soprattutto un Challenger a Bloomfield Hills. Cui, per avvisare la concorrenza, ne ha aggiunti altri due, a Las Vegas e Fairfield.

Dice di ispirarsi a Carlos Alcaraz, che lo ha spinto a migliorarsi e – dettaglio sempre importante – a guardare tanto tennis. Dai genitori e dalle loro umili origini, Tien ha assorbito l’idea di dover aver sempre la testa ben salda sulle spalle. Con i suoi mezzi, a maggior ragione dopo quanto fatto vedere a Jeddah, è difficile non lasciarsi andare a sogni di un certo calibro. D’altronde, anche negli Stati Uniti attendono un ragazzo che possa lottare per i titoli più prestigiosi e le prime posizioni della classifica ATP come (e anche di più) di Taylor Fritz


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