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Il n. 46 del mondo si dimostra solido nei momenti chiave e chiude senza troppa difficoltà contro una versione molto fallosa di Halys. Al secondo turno se la vedrà con Frances Tiafoe, testa di serie n. 16
di Samuele Diodato | 24 aprile 2025
Prosegue il buonissimo momento di forma di Luciano Darderi sulla terra rossa europea. All’esordio nel Mutua Madrid Open (Masters 1000 - montepremi 8.055.385 euro), l’azzurro, n. 46 ATP, piega Quentin Halys (n. 52) col punteggio di 64 64 e si regala l’accesso al secondo turno, dove avrà di fronte il n. 17 al mondo Frances Tiafoe, che l'aveva sconfitto un anno fa nella semifinale dell'ATP 250 di Houston.
Reduce da titolo vinto a Marrakech e dal quarto di finale nell'ATP 500 di Monaco di Baviera, Darderi si conferma dunque solidissimo e chiude il match commettendo solamente otto gratuiti al fronte di 18 colpi vincenti. Nei momenti chiave, è stato bravissimo a sfruttare le occasioni offerte su un piatto d'argento da Halys, pigro soprattutto in uscita dal servizio, e per questo tanto falloso. Non a caso, la maggiore differenza, Darderi l'ha fatta nei punti conclusi sotto i cinque colpi, con un parziale di 45 a 30. Con questo risultato, il nativo di Villa Gesell eguaglia il secondo turno raggiunto in Spagna lo scorso anno, quando a batterlo era stato Taylor Fritz.
IL MATCH
L’attenzione di Darderi dà subito i propri frutti di fronte ad un avversario che, invece, risulta assente con i propri punti di forza. Solo 2 prime in campo su 10 punti per il francese: sotto pressione, inoltre, anche il dritto lo tradisce, e tre errori consecutivi col dritto concedono il break all’italiano, che sul servizio apre il suo match con molto più agio. Le difficoltà, però, arrivano nella fase centrale del set: il game del contro-break, dopo due chance cancellate nel sesto game, è l’ottavo, con un tocco delicato a rete.
Ma la parità dura ben poco grazie ai tanti errori gratuiti di Halys (22 a fine primo set). Il più grossolano è un dritto in campo aperto che concede a Darderi la palla di un nuovo break, trasformata poco dopo con un gran passante in corsa di dritto. La partita è nervosa, e anche dal punto di vista tattico entrambi i giocatori cercano spesso di liberarsi frettolosamente dello scambio con delle palle corte. Da fondo campo, in ogni caso, il classe 2001 italiano è più solido, e dopo 41 minuti consolida finalmente il break ottenuto per portare a casa il primo parziale.
Il secondo set è più lineare nel suo andamento, condizionato ancora una volta dagli errori del transalpino. I primi quattro game volano via tutti all’insegna del servizio, ma poi Halys offre ancora quattro regali e Darderi può definitivamente prendere il largo senza mai concedere una vera occasione di rientro all’avversario.
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