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Il serbo, vincitore tre volte in carriera a Madrid, torna nella capitale spagnola per ultimare il suo rodaggio prima di Parigi: "Ma non credo di essere tra i favoriti". Le sensazioni però sono buone e "sono felice di ritrovare il pubblico spagnolo"
23 aprile 2025
Madrid per Novak. Città di successi e di dolci ricordi. Presente in ben dodici edizioni del torneo, il serbo per ben tre volte è riuscito a spingersi fino alla finale uscendone vincitore in tutte e tre le occasioni. Il primo successo, datato 2011, arrivò grazie alla vittoria contro Rafa Nadal, la prima da lui ottenuta sulla terra battuta contro il rivale di sempre che nella capitale spagnola conterà a fine carriera ben cinque titoli. Seguirono poi il trionfo del 2016 contro il suo attuale coach Andy Murray, e infine l'affermazione del 2019 contro il greco Stefanos Tsitsipas.
Quest'anno Djokovic tornerà alla Caja Magica da n.5 del mondo dopo la precoce eliminazione patita al primo turno del Masters1000 di Monte-Carlo arrivata però dopo la confortante finale giocata e persa a Miami contro il giovane ceco Jakub Mensik. C'è un ranking da provare a scalare, anche se lui stesso ha ripetuto che non è questa la momento la sua priorità; ma c'è anche un 100° titolo da continuare a rincorrere, un traguardo che Nole sogna ancora di tagliare, meglio ancora se in coincidenza di uno Slam da aggiungere alla sua già affollata bacheca di trionfi.
?? Novak Djokovic is set to return to the #MMOPEN
— #MMOPEN (@MutuaMadridOpen) March 25, 2025
This will mark @djokernole’s 13th appearance in Madrid, having first competed there in 2006, when he began his long and fruitful journey with a victory over Richard Gasquet. Since then, he has claimed the trophy three times… pic.twitter.com/KszPzn2Vg5
#MMOPEN in review: ?? BRUTAL @RafaelNadal ! (2011 final ?? Djokovic).
— #MMOPEN (@MutuaMadridOpen) May 5, 2020
pic.twitter.com/j4wOq06qjP
Atterrato a Madrid l'ex n.1 del mondo ha rilasciato le prime dichiarazioni confermando come l'assenza dal circuito di "Roger e Rafa influisca un po' sulle mie motivazioni, ma se non ne avessi non sarei certo ancora sul circuito e se sono qui è perché sento ancora forte il desiderio di competere". "Spero di riuscire a fare meglio e di restare competitivo nei Major", ha sottolineato ancora il serbo, capace ad inizio stagione in Australia di spingersi sino in semifinale dove fu poi costretto al ritiro per un infortunio rimediato ai quarti contro Alcaraz.
Sorteggiato nella parte bassa del tabellone e destinato a un eventuale scontro diretto contro il murciano in coincidenza della semifinale, Djokovic è apparso lucido nel valutare le sue chance di successo a Madrid: "Sono sempre ottimista ma non so se sono tra i favoriti qui a Madrid, e questo per via dei risultati ottenuti sin qui in stagione. Vorrei tanto poter ritrovare il mio gioco migliore qui o a Parigi ma ci terrei tanto a competere al meglio alla Caja Magica", ha aggiunto Djokovic, che a poche ore dalla sua eliminazione nel Principato contro il cileno Tabilo si presentò in conferenza stampa stupendosi del suo livello e scusandosi con il pubblico presente in tribuna.
"Avverto sempre buone vibrazioni qui a Madrid e in Spagna in generale - ha ancora sottolineato Nole - E' un paese che adoro. Ho vinto tre volte a Madrid giocando partite incredibili contro Rafa Nadal o Carlos Alcaraz, negli ultimi sei o sette anni sono mancato e mi mancava tanto il pubblico spagnolo: conoscono e rispettano molto il nostro sport, io avverto buone sensazioni e spero di poter arrivare fino in fondo".
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