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Madrid: agli ottavi c'é Nadal

Nel secondo Masters1000 sulla terra rossa si concludono i match di terzo turno. Il maiorchino fatica tre set prima di avere la meglio su Cachin e affronterà ora Lehecka vincitore in due set contro Monteiro. Avanzano anche Medvedev, campione in carica degli Internazionali d'Italia, e Bublik

29 aprile 2024

Daniil Medvedev (Getty Images)

Daniil Medvedev (Getty Images)

Continuano ad allinearsi gli ottavi del Mutua Madrid Open. Nella parte alta del tabellone Alexander Bublik ha battuto in tre set l'americano Ben Shelton col punteggio di 36 76(2) 64 Nel secondo match concluso nella sessione mattutina il n.31 del mondo Jiri Lehecka, ha vinto in due set - 64 76(7) contro il brasiliano Thiago Monteiro. Vittoria anche per Daniil Medvedev, che contro Sebastian Korda si è imposto in tre set - 57 76(4) 63 - confermando i progressi evidenziati in vista degli Internazionali d'Italia, dove scà in campo da campione in carica. Il grande appuntamento di giornata era però il match tra Rafa Nadal e Pedro Cachin, vinto dal maiorchino in tre set col punteggio finale di 61 67(5) 63. 

Imprevedibile come sempre, Bublik ha giocato un primo set su cui deve aver pesato la programmazione odierna: primo incontro previsto in una giornata con temperature tendenti al rovente fin dalle prime ore del mattino. Lento ad accendersi e incapace di opporre risposte adeguate al servizio del n.15 del mondo, apparso invece deciso a domare una superficie su cui meno di un mese fa ha rotto il ghiaccio vincendo a Houston il suo primo titolo in carriera.

Col passare dei game però il kazako è riuscito a ritrovare ispirazione e misura dei suoi colpi, e a variare un gioco che Shelton faticava ad accettare. Tuttavia, solo nel tie-break del secondo parziale l'americano ha finito col cedere i suoi primi turni di servizio a Bublik, lucido nel cogliere al volo l'occasone lui presentata e a riportare il match in parità alla prima occasione. 

Intuita la crepa, Bublik in avvio di terzo set ha continuato ad aggredire la battuta del suo rivale costruendosi ben quattro palle break nei suoi primi due turni di battuta finendo col trasformare l'ultima, quella che ha regalato lui il vantaggio mantenuto poi fino alla fine del match, non prima di aver respinto in extremis gli ultimi due assalti portati da Shelton nell'ottavo game. Il kazako ha così ottenuto la sua sedicesima vittoria in stagione (otto le sconfitte), la seconda sulla terra battuta arrivata sempre a Madrid dopo l'eliminazione al primo turno patita a Monte-Carlo per mano di Borna Coric.

Alexander Bublik (Getty Images)

Il kazako affronterà ora per la sesta volta in carriera Daniil Medvedev, sopravvissuto all'ennesima battaglia vissuta contro Sebastian Korda, contro cui vantava un bilancio di assoluta parità (2-2). Il russo n.4 del mondo si è imposto per 57 76(4) 63 chiudendo il match dopo quasi 2'30 di gioco. 

"E' stata dura - ha dichiarato a caldo - lui ha giocato bene e qui i campi, specialmente il centrale, sono un po' più piccoli rispetto a quelli che piacciono a me e affrontavo un avversario bravo a ricacciare sul fondo i suoi rivali. Ma anche se non avevo molto spazio la sensazione di giocare un po' più dal fondo non mi è dispiaciuta, dovrò continuare ad abituarmici e al tempo stesso approntare soluzioni per provare ad entrare di più in campo".

Ventiquattro alla fine sono stati gli errori gratuiti di Medvedev, solido quando nel secondo set si è trattato di mantenere il servizio sul 4-5 in suo sfavore dopo aver affrontato una situazione di parità, e da lì veleggiare sicuro verso la sua ventesima vittoria stagionale, la ventiquattresima contro un rivale statunitense.

Due ore precise sono invece servite a Jiri Lehecka per vincere il terzo confronto in carriera contro il brasiliano n.118 del ranking Thiago Monteiro. 64 76(7) il punteggio finale in favore di Lehecka, al suo primo torneo sul rosso e alla sua seconda vittoria a Madrid dopo quella ottenuta all'esordio contro il qualificato Hamad Medjedovic. 

Tennista solido, Lehecka, vincitore in avvio di stagione ad Adelaide del suo primo titolo in carriera, ma incapace sul rosso di spingersi oltre i quarti di finale raggiunti in tre occasioni in carriera (Kitzbuhel 2022, Banja Luka e Umago 2023). Sorretto da un ottimo servizio - 10 ace oltre a un cospicuo numero di prime che non hanno trovato risposte valide da parte del suo rivale - il n.31 del mondo è riuscito a mascherare il disagio dovuto a quella che era la sua seconda apparizione stagionale sulla terra rossa, a fronte di un Monteiro proveniente dalle qualificazioni e reduce dall'exploit vissuto contro Stefanos Tsitsipas, da lui eliminato in due set al secondo turno.

Jiri Lehecka (Getty Images)

Il brasiliano ci ha provato, ma né in risposta né quando si è trattato di sostenere a lungo lo scambio, è riuscito a trovare le soluzioni necessarie per invertire la rotta di un match che, per quanto precaria, Lehecka ha continuato a tracciare. Perso il primo set, nel secondo parziale Monteiro ha giocato il tutto per tutto ribellandosi al primo break subito e centrandone un altro con cui è riuscito a portare al tie-break il ceco.

Appaiati punto a punto, Lehecka ha sciupato due match point una volta giunto sul traguardo concedendo a Monteiro la chance di riequilibrare il punteggio sul 6-7 in suo sfavore. Aiutato ancora dal servizio, il ceco si è riportato avanti e memore dello spavento appena vissuto alla terza del match non si è lasciato sfuggire l'occasione di chiudere una partita che se prolungata avrebbe di certo causato lui molti più problemi di quelli su cui continuerà ad interrogarsi nelle ore che lo separano da quello che sarà il suo prossimo confronto contro Rafa Nadal . 

Se il diavolo si annida nei dettagli, l'imprevisto per il maiorchino ha avuto le fattezze di un avversario capace di inanellare prima di Madrid ben quindici sconfitte consecutive ritrovandosi così a poche posizioni dall'uscita dalla top100. 

Dopo un primo set condotto brillantemente in cui per lunghi tratti Nadal è riuscito a offrire un rendimento in linea con quanto fatto vedere nel match contro De Minaur, nel secondo Cachin ha preso coraggio strappando subito lui il servizio e dando vita a un corpo a corpo che alla lunga ha finito col logorare lo spagnolo, ostinato comunque nell'annullare all'argentino ben due set point per il break che sembrava poter riportare il match sul copione sin lì seguito.

Sfuggitagli l'occasione, Cachin ha pagato dazio alla paura perdendo il suo ultimo turno di battuta e delegando così al tie-break il compito di far proseguire o meno la contesa. Ed è stata una sua risposta, alla fine, a premiare la sua intraprendenza rinviandone l'esito al terzo set.  

Esperienza, tenuta, timori reverenziali, voglia di non arrendersi, desiderio di centrare un gran risultato: c'é stato di tutto nel terzo set, ma ancora una volta è stato il maiorchino a spuntarla, pur non al meglio, grazie a due break, l'ultimo dei quali centrato proprio nell'ultimo game. Per gli applausi di una Caja Magica, orfana del re di Spagna, ma ebbra di gioia per il suo idolo, deciso a salutare la sua Madrid nel miglior modo possibile.

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