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Madrid: Rublev saluta, Zverev e Medvedev agli ottavi

Il campione in carica del torneo si arrende in tre set a Bublik, mentre Zverev deve faticare non poco prima di avere la meglio sullo spagnolo Davidovich-Fokina, piegato in rimonta grazie a due tie-break. Agli ottavi anche Medvedev, e così Fritz grazie al ritiro di Bonzi

27 aprile 2025

Andrey Rublev (Getty Images)

Andrey Rublev (Getty Images)

Lasciate ogni logica, o voi che assistete. C'è Bublik in campo, e l'ordinario non è categoria abitualmente frequentata dal kazako. L'ultima prodezza, in ordine di tempo, è la vittoria da lui messa a segno contro il campione in carica del Mutua Open di Madrid, Andrey Rublev, arrivata in tre set dopo appena un'ora e venti di gioco (!) col punteggio di 64 06 64.
Dopo aver condotto le danze nel primo parzia, approfittando di un Rublev spesso in ritardo sulla palla e sovente impreciso, nel secondo set Bublik ha incassato subito un break per poi cedere altre due volte la battuta permettendo così al russo di riportarsi in parità e ricostruire quel po' di fiducia necessaria per guardare al terzo parziale con giustificato ottimismo. Portatosi subito avanti sul 2-0, Bublik nonostante il 50% di prime messe in campo è poi riuscito a contenere gli slanci del n.8 del mondo non concedendo lui alcuna palla break e chiudendo tutti i suoi game senza dover ricorrere ai vantaggi. Approdato una sola volta ai quarti del torneo nel 2021, il kazako avrà ora modo di riprovarci qualora riuscirà ad aggiudicarsi il suo ottavo contro il vincitore del match tra Ben Shelton e Jakub Mensik.

La vittoria di Zverev

"Ci sarà un motivo se a Madrid ho vinto due volte e a Monte-Carlo non sono mai andato oltre le semifinali", sottolineava Alexander Zverev dopo la sua vittoria al primo turno nella capitale spagnola. Il tedesco, n.2 del mondo, ha rischiato grosso riuscendo solo in extremis ad aggiudicarsi il sesto confronto in carriera contro Alejandro Davidovich-Fokina (n.29), battuto in rimonta col punteggio di 26 76(3) 76(0). Era partito male, Zverev, con un primo set in cui nulla pareva funzionare nel suo gioco: né la prima (entrata in campo poco più del 50% delle volte), né la risposta né tantomeno nel gioco dal fondo dove aveva collezionato ben 11 gratuiti a fronte dei soli due vincenti messi a segno. Un invito irresistibile per il tennis di Fokina, regolare e costante e spinto dal tifo del pubblico, e pur nulla insidiato dalla crescente pressione esercitata da uno Zverev che ritrovata in primis la sua battuta poteva ora sciorinare il suo gioco con maggiore disinvoltura finendo col far pesare la sua maggiore caratura nel tie-break decisivo. 

Appaiati i due hanno percorso più di metà strada nel terzo set, fino al cruciale break messo a segno dalla testa di serie n.1 nell'ottavo gioco, quello che avrebbe poi lui permesso di concentrare tutti i suoi sforzi nel gioco successivo, decisivo ai fini del risultato. Mai domo, calatosi la visiera sugli occhi, Fokina ha messo a segno ben otto punti consecutivi lasciando così a Zverev l'incombenza di dover restare aggrappato al match. Obbligo cui il tedesco ha assolto, non senza qualche difficoltà, archiviando infine la contesa in un tie-break mai in discussione. Per inseguire il tris a Madrid, fin dagli ottavi, occorrerà qualcosa in più.

"Lui ha giocato alla grande mentre io ho avuto molti e bassi, ma sono davvero contento di questa vittoria. Se continua a giocare così otterrà grandi soddisfazioni, ha appena fatto una semifinale a Monte-Carlo, si muove bene, ha migliorato il servizio e fatto enormi progressi rispetto all'anno scorso - ha commentato a caldo Zverev a fine match - Ho perso i primi dieci punti del match? Non sapevo quel che stava accadendo, sbagliavo tanto, ho dovuto restare calmo, sapevo che avrei perso il primo set e che avrei dovuto giocare lunghi scambi per poter raddrizzare la partita"

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Ottavi di finale per Medvedev e Fritz

Terra rossa, non più quella "polvere in cui a nessuno piace rotolarsi, a meno che tu non sia un cane", ma ora alleata preziosa per Daniil Medvedev, uscito malconcio dai campi veloci del Golden Slam e desideroso di dare una svolta alla sua sin qui deludente stagione. Il russo si è imposto al suo esordio nel Masters1000 di Madrid - al secondo turno aveva beneficiato del ritiro ancor prima di scendere in campo di Djere - contro l'argentino J.M. Cerundolo col punteggio di 62 62 in un match che non l'ha mai visto inseguire nel tabellone e dall'identico copione per entrambi i set. Con Medvedev subito avanti di un break in avvio e chirurgico nel portare l'affondo decisivo nel penultimo game. Una prestazione da cui partire, non certo un traguardo, irrobustita da discrete percentuali ma archiviata con un egual numero di vincenti e gratuiti (18) a conferma di un gioco che deve ancora ritrovarsi innanzitutto per poter poi pensare di alzarne i giri. L'ottavo di finale contro il volitivo Nakashima sarà l'occasione buona per verificare un rodaggio che si ultimerà proprio a Roma, ultimo torneo vinto dal russo in carriera un anno fa.

E agli ottavi si è qualificato anche Taylor Fritz. Partito in svantaggio di un set contro il francese Benjamin Bonzi (n.62), la testa di serie n.3 del seeding è riuscito nel secondo set ad alzare il livello del suo gioco non concedendo più alcuna chance al suo rivale per poi convertire in suo favore il quinto set point utile nel corso del dodicesimo e ultimo game del secondo set. Col punteggio in parità fissatosi sul 46 75, il terzo set non ha avuto inizio per via del ritiro del francese, che già sul 4-4 del secondo set aveva iniziato ad avvertire dolori alla schiena. Un ritiro che lascia così via libera al n.4 del mondo per un ottavo che lo vedrà opposto contro il vincitore del confronto tra Sebastian Korda e la testa di serie n.14 del tabellone, Casper Ruud.


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