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Conosciamo meglio il numero 1 junior Mees Rottgering che farà il suo esordio nel circuito maggiore contro Mattia Bellucci a Rotterdam
di Alessandro Mastroluca | 03 febbraio 2025
Un anno fa, Mees Röttgering entrava alla Rotterdam Ahoy come semplice spettatore dell'ABN AMRO Open, l'ATP 500 di Rotterdam. Stasera ci tornerà, ma da un altro ingresso, quello riservato ai giocatori. Il 17enne di Wanssum chiuderà infatti la sessione serale della prima giornata di questa edizione del torneo contro Mattia Bellucci. In un'affascinante sfida tra mancini, farà così il suo esordio nel circuito maggiore.
Numero 1 del mondo junior, vincitore l'anno scorso delle ITF World Tennis Tour Junior Finals, l'equivalente delle Nitto ATP Finals per gli Under 18 disputate in Cina a Chengdu, Röttgering ha iniziato a giocare a tennis quando aveva sei anni. E l'ha fatto solo perché, grazie a un programma nella sua scuola, aveva iniziato sua sorella. "Voglio provare anche io" ha detto in famiglia. Detto fatto.
L'amore a prima vista col tempo non è appassito. In breve Röttgering è entrato nei centri tecnici della federazione olandese, la KNLTB, E tante volte si è scontrato nelle finali dei tornei nazionali con Thijs Boogaard, battuto proprio da Bellucci al primo turno delle qualificazioni a Rotterdam. Non sorprende che Röttgering abbia scelto proprio Boogard come compagno per il suo primo allenamento quest'anno a Rotterdam.
Sicuramente gli avrà fatto effetto vedere l'arena da un'altra prospettiva. "Tante volte sono venuto all'Ahoy a vedere il torneo, soprattutto quando giocava Nadal perché ero un suo grande tifoso. Negli ultimi anni i miei amici mi chiedevano: 'Mees, quando ti vedremo lì a giocare?'". Ecco, quel momento è arrivato.
L'invito degli organizzatori che gli hanno assegnato una wild card è qualcosa più di un regalo. E' il premio per un 2024 che l'ha visto cogliere i frutti del lavoro con il coach Jochem Mol a livello junior e non solo. Nella scorsa stagione, infatti, ha raggiunto la finale a Wimbledon under 18 e giocato all'M15 di Sharm el-Sheikh la sua prima finale ITF.
Numero 855 del mondo con un best ranking di 800, da queste esperienze ha tratto indicazioni preziose. "Ha giocato contro avversari che erano in Top 500 e vedevi che il loro livello migliore non era più alto del livello migliore di Mees" ha detto il suo allenatore a fine 2024 in un'intervista pubblicata sul sito della Federtennis olandese. "Ma vedevi anche che il loro livello più basso era migliore del livello peggiore di Mees. Quindi ha capito che doveva diventare più continuo. Mees ha ancora momenti in cui perde un putnto poi butta via i successivi due o tre e non te lo puoi permettere quando entri nel circuito professionistico".
Lo sa anche Mees che lavorare sulla concentrazione sarà la prima e più importante sfida per il futuro. "Ho ancora momenti in cui mi arrabbio se le cose non vanno come vorrei e perdo di vista la tattica. Raggiungo il mio punto più basso, mi perdo e inizio a sbagliare tanto. So che non è facile cambiare tutto questo da un giorno all'altro" ha ammesso Rottgering, che continua a dividersi tra l'attività sportiva di alto livello e la scuola.
I genitori, che lo aiutano a sostenere le spese, hanno insistito perché non abbandonasse gli studi prima del diploma. "Se tutto va bene, questo sarà l'ultimo anno a scuola per me. Non ho la motivazione e la disciplina, ma i miei genitori mi hanno spinto a continuare" ha detto Rottgering, che frequenta un istituto che fa parte della fondazione LOOT (Landelijk Overleg Onderwijs en Topsport, il Coordinamento Nazionale su Istruzione e Sport d'Elite), introdotta nel 1991 proprio per consentire ai giovani atleti di combinare al meglio l'attività agonistica e lo studio.
Röttgering ha ricevuto anche l'aiuto di Sjeng Schalken, ex numero 11 del mondo che ha vinto 9 ttioli ATP e raggiunto una semifinale allo US Open. "Mi ha insegnato a pensare come un tennista professionista" ha detto. Contro Bellucci la prima grande prova per valutare quanto fatto finora. Comunque vada, per lui sarà un lunedì decisamente speciale.
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