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Lo scozzese è ormai sempre più vicino al suo passo d'addio: "A Miami mi sono allenato spesso, è stata una seconda casa". Porta con sé le prime due vittorie consecutive centrate in stagione e la confessione di "non veder l'ora che tutto finisca per tornare a casa dalla mia famiglia". Ma prima ci sarà tempo per salutare tutti a Wimbledon
25 marzo 2024
"Ora che la fine è vicina, mi accingo ad affrontare il mio ultimo palcoscenico". Le parole sono di Frank Sinatra, ma a calcare quel palcoscenico - quello del Miami Open - è stato ieri notte Andy Murray, sconfitto in tre set dal ceco Tomas Machac - 57 75 76 - e scortato verso l'uscita da un lungo applauso tributatogli dal pubblico presente.
Incappato in una storta nelle ultime fasi del match, lo scozzese che da mesi affronta ormai il fuoco incrociato dei cronisti circa tempi e luoghi di quello che da molti è ormai atteso come un ritiro annunciato, ha infine rotto gli indugi e dopo aver dichiarato nelle scorse settimane di non essere intenzionato a giocare oltre l'estate - con un addio che sarà con ogni probabilità celebrato a Wimbledon - ha confermato che quello giocato contro Machac è stato il suo ultimo match in carriera al Miami Open, torneo da lui vinto due volte e in cui è apparso ben quattro volte in finale: "E' stato un torneo particolarmente importante per me, per questo oggi è stato emozionante lasciare il campo come presumibilmente lo sarà anche in altri eventi", ha esordito l'ex n.1 del mondo a fine match.
Even after the toughest of losses, @andy_murray still makes times for all his fans ??
— Tennis TV (@TennisTV) March 24, 2024
Thank you, Andy ??#MiamiOpen pic.twitter.com/YL5zo02emp