Chiudi
Il n. 5 del mondo si arrende ancora una volta a Tabilo, che l'aveva sconfitto al Foro Italico nel 2024. Alcaraz vince in rimonta, Ruud domina contro Bautista Agut
di Samuele Diodato | 09 aprile 2025
Altro giorno, altra straordinaria sorpresa al Rolex Monte-Carlo Masters, che dopo Alexander Zverev, prima testa di serie, resta orfano anche nel n. 3 Novak Djokovic, vincitore del trofeo nel 2013 e nel 2015. Il 24 volte campione Slam ha ceduto col punteggio di 63 64 al cileno Alejandro Tabilo (n. 32), già capace di batterlo (per 62 62) nell’ultima edizione degli Internazionali BNL d’Italia.
Per il serbo, salta ancora così il sogno del 100° titolo ATP: a Monte-Carlo, terzo Masters 1000 della stagione, si tratta della sua quarta sconfitta nel match d’esordio dopo il 2006, il 2016 ed il 2022. Tabilo ha offerto una prestazione molto simile a quella vista a Roma, dal punto di vista della brillantezza nelle soluzioni vincenti. Come 11 mesi fa, il sudamericano si è ritrovato a fare corsa di testa in entrambi i set, con i due break decisivi arrivati rispettivamente nel sesto e nel terzo game dei due parziali.
Anche nel momento clou della partita Tabilo è rimasto più lucido di Djokovic, annullando - con la collaborazione dell'ex n. 1 - due palle del contro break nell'ottavo game del secondo. Con questo successo, Tabilo diventa solamente il terzo giocatore ad avere un bilancio negli scontri diretti di 2-0 su Djokovic dopo Marat Safin e Jiri Vesely.
L'esultanza di Alejandro Tabilo (Getty Images)
Ad inizio giornata, Richard Gasquet (n. 164), alla sua ultima apparizione in carriera sui campi del Monte-Carlo Country Club, ha lottato strenuamente contro il qualificato Daniel Altmaier (n. 84), che si è imposto solo dopo 2 ore e 36 minuti. Dopo aver recuperato un break di svantaggio nel secondo parziale, Gasquet si è arreso anche alla fatica, col punteggio finale fermatosi sul 75 57 62.
Sarà Altmaier, dunque, ad affrontare Carlos Alcaraz (n. 3 al mondo e 2 del seeding), che ha concesso un set a Francisco Cerundolo (n. 22) prima di diventare il padrone assoluto della partita, chiusa 36 60 61. Per lo spagnolo, si tratta della prima vittoria di sempre su questi campi, da cui era uscito sconfitto all’esordio nell’unica partecipazione, risalente al 2022.
Tutto è filato via liscio, invece, per le altre teste di serie impegnate oggi, a partire dal finalista della scorsa edizione, Casper Ruud (n. 4 del seeding). Il norvegese ha infatti impiegato appena 68 minuti per liquidare – con lo score di 62 61 – il n. 52 al mondo Roberto Bautista Agut.
Alcaraz colpsice un rovescio (Getty Images)
Alla prima partita con Marat Safin al suo angolo, ha sorriso anche Andrey Rublev, campione nel Principato due anni fa. Il moscovita (n. 7 del tabellone) ha battuto per la terza volta su quattro il francese Gael Monfils (n. 44 ATP), principalmente grazie ad una migliore resa nei momenti importanti. Il 64 76(2) finale è d’altronde figlio dapprima di un break nel nono game del primo parziale, e poi di un tie-break dominato, annullando anche quattro set point all’avversario, che aveva servito avanti sul 5-4 nel secondo.
Al suo esordio stagionale sulla terra battuta, ha perso invece un set il n. 8 del torneo Alex De Minaur, giustiziere di Tomas Machac (n. 21 al mondo) per 36 60 63. Nonostante le difficoltà iniziali, l’australiano ha sostanzialmente controllato la partita, senza più concedere neanche una palla break al campione dell’ATP 500 di Acapulco.
Non ci sono commenti