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Mpetschi Perricard, il "gigante" di Francia che voleva giocare come Nadal

Giovanni Mpetschi Perricard, ex campione di doppio al Roland Garros junior, è alto più due metri e gioca il rovescio a una mano. Da giovane sognava di emulare Nadal, ma il suo coach punta a sviluppare un tennis super offensivo

di | 19 ottobre 2023

il ventenne francese Giovanni Mpetschi Perricard (Getty Images)

il ventenne francese Giovanni Mpetschi Perricard (Getty Images)

Un ventenne alto due metri e tre centimetri che colpisce di rovescio a una mano e sognava di giocare come Rafa Nadal. Tre tessere che compongono il ritratto di Giovanni Mpetshi Perricard, giovane francese che ancora cerca di comporre una sua identità. Ad Anversa, torneo in diretta su SuperTennis e SuperTenniX, i pezzi si cominciano a incastrare.

Ha vinto la prima partita ATP contro Roberto Carballes Baena, dopo aver salvato un match point, poi ha sconfitto anche l'ex Top 10 belga David Goffin e raggiunto i quarti di finale. Affronterà un altro di quei talenti irrisolti che contengono moltitudini, Alexander Bublik.

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Riservato nonostante un fisico che certo non passa inosservato, appassionato di basket e fan di LeBron James, nelle ultime settimane Mpetschi Perricard sta impressionando anche il suo coach, Emmanuel Planque, che in passato ha allenato tra gli altri Corentin Moutet, Michael Llodra, Fabrice Santoro e Lucas Pouille.


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"Il mese scorso abbiamo giocato tre Challenger negli USA. Ha perso al primo turno ma ho detto al suo preparatore: ho finalmente la sensazione che quello su cui lavoriamo comincia davvero a funzionare" ha rivelato Planque all'Equipe, quotidiano sportivo francese tra i più autorevoli in Europa. Evidemente i segnali c'erano, e si sono tradotti nell'exploit in Belgio, il suo primo risultato di rilievo nel circuito maggiore.

Mpetshi Perricard, che ad aprile ha vinto il suo primo e finora unico torneo Challenger, fa ingolosire gli appassionati francesi che, senza più un top player di riferimento, sperano nelle prospettive di ricambio generazionale rappresentate dal diciottenne Luca Van Assche e dal diciannovenne Arthur Fils, con cui Mpetshi Perricard ha trionfato al Roland Garros junior in doppio nel 2021.

Il servizio di Giovanni Mpetshi Perricard (Getty Images)

Van Assche è il più giovane Top 100 nel ranking ATP, Fils è uno dei più seri candidati a un posto alle Next Gen Finals di Gedda. Con loro, Mpetshi Perricard completa il primo trio di teenager francesi capaci di vincere almeno un Challenger in una stessa stagione dal 2005 (allora i tre erano Gael Monfils, Richard Gasquet e Jo-Wilfried Tsonga). 

"Fisicamente Mpetshi Perricard è fuori norma - sottolinea Planque all'Equipe -. E' alto più di due metri, pesa oltre cento chili [anche se la scheda ATP parla di 98 kg, NdA] ma gioca il rovescio a una mano. E giocatori così alti, vedi John Isner o Reilly Opelka, che è alto due metri e 11, non lo fanno. Perché cambia tanto le cose, soprattutto in risposta".

Dunque, il piano di lungo periodo prevede una transizione sempre più marcata verso un tennis ultra-offensivo. "Al servizio servono grosse qualità, sia con la prima sia con la seconda. Non si tratta solo di fare molti ace, ma di fare tanti punti vincenti o di costringere chi risponde a giocare una palla più facile per fare male con il secondo colpo. Dovrà essere molto audace fin dall'inizio dello scambio, perché se si allunga ha l'80% di possibilità di perderlo" ammette Planque.

Un tennis così ambizioso, sottolinea il coach, richiede particolari qualità "tecniche e di motricità. Se sei impreciso nelle intenzioni o nel gioco di gambe all'inizio dello scambio, se sbagli nello scegliere tra accettare di giocare un rovescio o girare intorno alla palla per aggredire con il diritto da sinistra, le cose diventano più complicate. Perciò cerchiamo di mettere chiarezza e semplicità nel suo tennis per renderlo il più spontaneo possibile".

Resta però da convincere il francese ad abbandonare un ideale, quello cioè di giocare come Nadal. Planque, piuttosto, gli ha parlato di giocatori come l'australiano Mark Philippoussis, potente specialista del serve and volley arrivato alla posizione numero 8 del mondo nel ranking ATP nel 1999.

"Tra l'immagine che aveva di lui e le esigenze dell'alto livello, è necessario che Rafa per lui resti solo un vecchio sogno - ha concluso Planque -. Tutti abbiamo avuto i nostri sogni, anche io volevo suonare la chitarra come Eric Clapton, ma ci si adatta. Si trova il modo di adattarsi. Gio è un ragazzo che ha bisogno di tempo per assimilare le cose. Deve lavorare tanto, ma è appassionante cercare di trovare le soluzioni per farlo rendere al meglio".

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