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Mpetshi Perricard, trionfo speciale a Lione

Giovanni Mpetshi Perricard è il sesto giocatore ad aver vinto il primo titolo ATP nel 2024. Il francese ha trionfato nella città natale, a Lione

di | 25 maggio 2024

Nella città dove è nato, a Lione, Giovanni Mpetshi Perricard festeggia il primo titolo ATP in carriera. In uno scontro Francia-Argentina che gli ha ricordato la finale dei Mondiali di calcio 2022 vinta dai sudamericani guidati dalla leggenda Leo Messi, il francese ha sconfitto 64 16 76(7) Tomas Martin Etcheverry, sconfitto per la terza volta in una finale ATP e ancora in attesa del primo titolo.

"E' stato incredibile, ora ho tantissima fiducia in vista del Roland Garros" ha detto il francese dal bel rovescio a una mano che ha salvato un match point sul 6-7 nel tie-break del terzo set.

Stasera, poi, Mpetshi Perricard si aspetta di celebrare anche un'altra festa. Il Lione, la sua squadra del cuore, è infatti impegnata alle 20 nella finale della Coppa di Francia.

Numero 117 del mondo, Mpetshi Perricard è il campione con la più bassa classifica nell'albo d'oro del torneo e il terzo giocatore fuori dalla Top 100 con un titolo ATP all'attivo nel 2024. Prima di lui ci erano riusciti gli italiani Luciano Darderi (n.136) a Cordoba e Matteo Berrettini (n.135) a Marrakech.

Il francese è il settimo giocatore ad aver conquistato il suo primo titolo ATP nel 2024. Oltre a lui e al già citato Darderi, hanno raggiunto questo traguardo Jiri Lehecka (Adelaide), Facundo Diaz Acosta (Buenos Aires)
Alejandro Tabilo (Auckland), Jordan Thompson (Los Cabos) e Jan-Lennard Struff (Monaco di Baviera).

Grazie a questo risultato entrerà in Top 100 per la prima volta in carriera con un notevole balzo in classifica. Da numero 117, infatti, sarà numero 66 del mondo.

Prima della finale il ventenne francese, allenato da Emmanuel Planque e capace in semifinale di battere il numero 19 del mondo Alexander Bublik, ha spiegato cosa sia cambiato in questa stagione nella quale ha vinto anche tre dei suoi quattro titoli Challenger a Nottingham, Cuernavaca e Acapulco. "Dietro questi risultati ci sono tante ore di allenamento, di esercizi, ore di presa di coscienza e discussioni con il mio allenatore. Sono più maturo riguardo al modo in cui devo giocare. Se resto dietro la riga di fondo mi spengo, sono un attaccante, posso vincere partite servendo forte, andando a rete e cercando di concludere i punti il più velocemente possibile".

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