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Murray, è corsa contro il tempo per tornare in campo

Lo scozzese, infortunatosi meno di un mese fa, è tornato a impugnare la racchetta. Scampato il rischio di un'operazione, l'obiettivo rimane quello di congedarsi quest'estate a Wimbledon. Con una suggestione olimpica sullo sfondo

19 aprile 2024

Andy Murray (Getty Images)

Andy Murray (Getty Images)

A meno di un mese dall'infortunio rimediato a Miami costatogli la rottura completa del legamento astragalo-peroneale anteriore e quella parziale del legamento calcaneoperoneale della caviglia sinistra, Andy Murray è tornato ad allenarsi, confermando così quelle che erano state le impressioni condivise lunedì dal suo team circa un suo ritorno all'attività favorito dal non doversi sottoporre a un intervento chirurgico.  

In una storia postata sul suo profilo Instagram, si vede infatti il britannico in azione su di un campo indoor colpire ripetutamente con il dritto una sequenza di palle sotto lo sguardo di un membro del suo staff. Alta l'intensità, ridotta invece la mobilità nel tentativo di salvaguardare l'arto che durante il primo mese è stato sottoposto a intense sedute di riabilitazione - massaggi e terapie tese a favorire l'ossigenazione dei tessuto danneggiati - al fine di accelerare i tempi di recupero e presentarsi al via dello swing sull'erba in programma per l'estate. Stagione che per sua stessa ammissione sarebbe coincisa con la fine della sua carriera, celebrata sui prati di Wimbledon che due volte lo videro trionfare. 

Con il via del torneo fissato per il primo luglio, quella di Murray è quindi una vera e propra corsa contro il tempo. Attualmente inserito nella entry list del Roland Garros, nelle prossime settimane lo scozzese scioglierà presumibilmente la riserva sulla sua presenza a Parigi. Città in cui a fine luglio prenderanno il via i Giochi Olimpici, da Murray vinti in singolare per due edizioni consecutive (2012-2016). Era stato sempre Murray lo scorso marzo a dichiarare di voler andare "alle Olimpiadi solo se in grado di vincere una medaglia, e per diritto, non perché potrebbero essere il mio ultimo torneo", e per questo l'appuntamento parigino appare ancora oggi ricoperto di incognite, tanto sulla sua presenza quanto sulla specialità in cui potrebbe essere utilizzato (c'é anche l'ipotesi del doppio). Diverso il discorso legato alla sua partecipazione a Wimbledon, Slam che regalerebbe a un sir Andy "senza legamenti e con un'anca sola" la cornice ideale per congedarsi dal gioco cui tanto ha dato e che lui tanto deve, nonostante i Big3 con cui ha dovuto battagliare per tutta la sua carriera e gli infortuni che ne hanno accompagnato la parabola discendente di questi ultimi anni. 

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