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Musetti e Arnaldi, che rimonte al Queen's

Musetti batte De Minaur e sfiderà Nakashima, Arnaldi supera Humbert e mercoledì tornerà in campo contro Rinky Hijikata.

di | 18 giugno 2024

Due gioie, due rimonte, due partite che confermano il gran momento del tennis italiano maschile alle spalle di Jannik Sinner. Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi concludono a pochi minuti di distanza il loro match d'esordio al Queen's. Vincono entrambi in rimonta una partita iniziata male, e giocata contro pronostico. Musetti, numero 30 ATP, ha sconfitto il n.7 ATP Alex De Minaur 16 64 62.

Musetti ha ottenuto così la sesta vittoria in 28 partite contro un Top 10, la prima dal successo contro Novak Djokovic a Monte-Carlo nel 2023, la prima in assoluto sull'erba. 

"Sono partito in maniera terribile, ma sapevo che il mio tennis poteva migliorare. Non riuscivo a trovare ritmo al servizio nel primo set, non ho mai tenuto la battuta. Poi le cose sdono cambiate, battere De Minaur sull'erba è una sfida molto dura - ha detto -. La mia è stata una stagione con tanti alti e bassi, mi serviva fiducia per mostrare il mio tennis migliore, sull'erba ci sono riuscito a Stoccarda nonostante la sconfitta contro un grande amico come Matteo Berrettini".

Il primo set, come il punteggio suggerisce è a senso unico. Musetti tiene per la prima volta il servizio nel secondo game del secondo parziale. E' lo squillo che serve, che fa cambiare la partita. Si libera delle tensioni, inizia a sfoderare il suo tennis migliore e si guadagna il break che sposta gli equilibri: un rovescio che mette insieme pensiero veloce e volontà di precisione lo conduce avanti 3-2. Il carrarino difende il vantaggio fino al 6-4. I tre ace nell'ultimo game del secondo set sono un segnale chiaro per De Minaur, arrivato alla sfida forte del titolo vinto domenica a 's-Hertogenbosch.

Nel terzo set Musetti dilaga con un tennis sempre più sciolto, libero, spettacolare. L'australiano salva un primo match point, ma al secondo Musetti lo sfida a suon di diritti e alla fine vince il duello di tagli e geometrie. Al prossimo turno lo aspetta il britannico Brandon Nakashima, numero 63 del mondo e semifinalista a Stoccarda sabato scorso (nessun precedente).

Un'esultanza di Matteo Arnaldi al Roland Garros (Getty Images)

Vince anche Matteo Arnaldi, n.34, che supera 36 61 76(6) il francese Ugo Humbert contro il francese Ugo Humbert (16): il sanremese l'aveva battuto in semifinale a Saint-Tropez nel 2022. L'azzurro ha anche salvato un match point sul 5-6 nel tie-break del terzo set con un passante incrociato da applausi, prima di completare il match con un altro passante, stavolta lungolinea.

Partenza decisamente in salita anche per Arnaldi, subito sotto 3-0. I colpi tagliati, il tennis musicale di Humbert sull'erba mal si combinano con l'indole da percussionista di Arnaldi. Il finale del primo set, tuttavia, offre un primo squadra di un diverso sviluppo. Humbert infatti allunga 5-3, ma nel nono game si ritrova sotto 0-40. Sono le prime palle break del match per l'azzurro, il francese le salva e chiude il set alla prima opportunità. Ma qualcosa nell'economia della partita muta.

Il secondo set è un monologo di Arnaldi, che pare decisamente più a suo agio sull'erba: vola 4-0, preludio al 6-1 che matura dopo un brillante schema servizio-volée. Il terzo set è una sfida punto a punto, un confronto tra le geometrie variabili del francese e la flessibilità del sanremese, contrattaccante con lampi da giocatore di volo e un servizio sempre più sicuro. L'equilibrio non si schioda fino al tie-break. Tutto sembra perso dopo il doppio fallo che manda Humbert al match point, ma è l'ultimo punto del francese nel match. Dopo due ore e 8 minuti, è gioia Arnaldi. Al prossimo turno il sanremese se la vedrà con l'australiano Rinky Hijikata, numero 98, che l'ha battuto nell'unico confronto diretto a delray Beach quest'anno.

ATP QUEEN'S, STORIA E CURIOSITA'

Il classico appuntamento al Queen's, oggi noto come cinch Championships, è stato votato ATP 500 dell'anno nel 2015, 2016, 2018, 2022 e 2023.

Si gioca in uno dei club di tennis più antichi del mondo, fondato nel 1887 e intitolato alla regina Vittoria. Oggi è uno dei simboli del tennis e della stagione sull'erba, ma è stato creato come uno dei primi impianti polisportivi della capitale inglese che ha ospitato sfide tra Oxford e Cambrige a rugby, calcio e atletica, ed è stato anche una delle sedi principali dei Giochi di Londra nel 1908.

Antica anche la storia del torneo di tennis, che si disputa per il singolare maschile dal 1890. Nel 1903 è stato poi introdotto un torneo di doppio maschile, nel 1905 uno di doppio misto e nel 1915 un torneo femminile, poi sospeso dopo il 1973.

Andy Murray è il campione più titolato in tutta la storia del torneo. Cinque i titoli dello scozzese, il più recente nel 2016. Questo successo gli ha permesso di staccare nell'albo d'oro Major Ritchie, Anthony Wilding, Roy Emerson, John McEnroe, Boris Becker, Lleyton Hewitt e Andy Roddick. 

Murray è anche uno degli otto giocatori capaci di vincere Queen's e Wimbledon nello stesso anno. In questa lista rientrano tra gli altri John McEnroe (1981 e 1984), e il campione in carica Carlos Alcaraz.

L'Italia è presente nell'albo d'oro grazie a Matteo Berrettini, che ha trionfato nel 2021 alla prima partecipazione, completando un successo mai più riuscito a nessuno dopo Boris Becker nel 1985, e nel 2022. Prima del 2021, il miglior risultato per un italiano era la finale di Laurence Tieleman persa contro l'australiano Scott Draper nel 1998. In doppio, l'unica finale italiana resta quella giocata da Diego Nargiso e Goran Ivanisevic nel 1992. (A.M.)

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