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Musetti si ferma ancora contro Medvedev, Sonego cede a Fritz

Come a Toronto, anche a Cincinnati Medvedev ferma la corsa di Musetti che incassa l'ottava sconfitta stagionale su nove partite contro un Top 10. Sonego battuto in due set dallo statunitense

di | 16 agosto 2023

Il diritto di Lorenzo Musetti a Cincinnati (Getty Images)

Il diritto di Lorenzo Musetti a Cincinnati (Getty Images)

Cambia il posto, non la sostanza. Come a Toronto, Lorenzo Musetti si ferma contro Daniil Medvedev anche al western & Southern Open, il Masters 1000 di Cincinnati. Il numero 3 del mondo si impone 63 62 e firma il sedicesimo successo contro un Top 20 nel 2023. Musetti, numero 18, subisce invece l'ottava sconfitta su nove partite contro un Top 10. Il 21% di punti vinti al servizio con la seconda resta un peso troppo grande da portare per sperare di sovvertire i pronostici contro un avversario come Medvedev.

"Le condizioni sono difficili, credo che abbiano cambiato i campi ed è difficile sentirsi a proprio agio per chiunque. Entrambi abbiamo commesso errori, doppi falli, ma ho giocato meglio i punti importanti" ha detto Medvedev che a Cincinnati ha vinto il primo dei suoi sei titoli nei Masters 1000. Anche il campione dello US Open 2021 ha sottolineato quanto sia complicato adattarsi alle condizioni mutevoli, soprattutto a causa dell'imprevedibilità delle palline. "Tendono a volare, anche se il comportamento cambia anche da un campo all'altro. Qui devi sbagliare meno del tuo avversario" ha aggiunto nell'intervista a caldo dopo il match.

Agli ottavi Medvedev incontrerà Alexander Zverev, testa di serie numero 16, che ha sconfitto 75 64 il giapponese Yoshihito Nishioka.

L'analisi della vittoria di Medvedev su Musetti

Il break in avvio per l'azzurro è una parentesi breve. Musetti incassa il contro-break immediato, a zero. Medvedev gioca da lontano. Risponde alle prime di servizio da oltre 4 metri dietro la riga di fondo contro i due di Musetti. Rallenta per poi accelerare, allontana il carrarino dal centro del campo. Lo costringe a scambiare e a pensare, ad accumulare tensione per non riuscire a sfondare con i colpi di inizio gioco. E' particolarmente efficace quando lo pressa gradualmente verso l'angolo sinistro con quei rovesci diagonali che fluttuano e sembrano non atterrare mai, su cui è difficile contrattaccare.

Musetti ha il merito di restare dentro la partita senza azzardi o facili fughe dagli scambi duri, dalle situazioni complesse come il sesto game in cui sale 40-0 poi rischia di perdere il servizio ma si salva con bella personalità (3-3). Musetti attacca, prende la rete, si fida del suo diritto e fa bene.

Gioca con schemi semplici, sogna il grande risultato senza togliere la ragione dal quadro d'insieme. Tuttavia nel primo set Musetti concede palle break in tre dei quattro turni di battuta del primo set, e due volte perde il servizio, condizionato anche dal 27% di punti vinti con la seconda. Se si aggiungono i suoi 4 vincenti a 14 e i 12 gratuiti, ecco che si spiega il 6-3 in favore di Medvedev.

Daniil Medvedev (Getty Images)

L'azzurro, che aveva un bilancio di 6 vittorie e 17 sconfitte nelle partite in cui ha perso il primo set prima di questa, tira su un game che sembrava perso al servizio e resta avanti sul 2-1. Tartarini osserva da dietro le lenti degli occhiali da sole.

Il numero 3 del mondo ha un piano chiaro nei turni di battuta di Musetti: con il primo colpo dopo la risposta, cerca sistematicamente il diritto dell'azzurro. Nella maggior parte non si tratta di colpi profondi, ma sufficientemente angolati per sbilanciare in suo favore l'equilibrio dello scambio. E proprio il diritto tradisce l'azzurro che finisce per subire il break nel quinto game. Medvedev sale 3-2 e praticamente chiude la partita.

Lorenzo Sonego al servizio (foto Getty Images)

Secondo turno fatale anche per Lorenzo Sonego. Il 28enne torinese, n. 39 ATP, dopo aver superato in tre set il russo Shevchenko, n.88 ATP, passato attraverso le qualificazioni, ha ceduto 64 76(1), in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, allo statunitense Taylor Fritz, n.9 del ranking e del seeding, vincitore quest’anno a Delray Beach e Atlanta, che a Cincinnati difende quarti dello scorso anno (stoppato da Medvedev).

Il match. Il 25enne californiano di Rancho Santa Fe era avanti 4-2 nel bilancio dei precedenti, tutti piuttosto combattuti, con il piemontese che era riuscito ad imporsi solo nelle due sfide giocate sulla terra. Nel primo set “Sonny” perde la battuta in avvio ma rimedia immediatamente (1-1) e poi è lui a prendere un break di vantaggio (3-1). L’azzurro finisce però per cedere due turni di servizio di fila permettendo a Fritz di allungare sul 5-3: resta in scia (5-4) ma lo statunitense incamera il 6-4 alla prima palla utile.

Decisamente più ancorato ai turni di battuta il punteggio nella seconda frazione. Lorenzo serve per primo ma lo statunitense non sembra avvertire la pressione di dover sempre inseguire. Sonego tiene meglio lo scambio riuscendo spesso a mettere in difficoltà Fritz. Nell’undicesimo gioco però l’azzurro sbaglia qualcosa di troppo e Taylor gioca il più bel rovescio lungolinea del match procurandosi tutte insieme tre palle-break consecutive (le prime del set): l’americano si auto-annulla la prima, il piemontese salva la seconda chiudendo la volée e la terza con una prima al corpo, Fritz sbaglia ancora e con un ace Sonego sale 6-5. E’ il tie-break a decidere: lo statunitense vola 5-0, Lorenzo frena l’emorragia (5-1) ma Fritz chiude 7 punti a 1 sul rovescio in rete dell’azzurro.

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