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Nadal al fianco di Sinner: "È innocente ed è una persona con dei valori. Il caso è chiuso"

Al Telegraph, Nadal ha detto la sua sulla chiusura definitiva del caso Clostebol dopo l'accordo tra Sinner e la WADA: "Credo a Jannik, è stato solo un incidente, ma è una persona innocente e con dei valori"

di | 23 aprile 2025

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Nell’intervista di qualche settimana fa al podcast di Andy Roddick, Rafael Nadal aveva elogiato Jannik Sinner per il modo in cui il n. 1 del mondo ha affrontato la questione della positività al Clostebol, continuando a giocare – e a vincere più di tutti gli altri, nonostante un delicato procedimento in corso con la WADA – convinto della propria innocenza.

Rafa Nadal (Getty)

Rafa Nadal (Getty)

Innocenza che anche la stessa Agenzia Mondiale Anti-Doping ha riconosciuto nel comunicato relativo all’accordo raggiunto con tennista italiano, che agli Internazionali BNL d’Italia farà finalmente il suo ritorno in campo. Mentre negli giorni scorsi hanno fatto discutere le parole di Serena Williams, Nadal detto più approfonditamente la sua in un’intervista rilasciata al Telegraph, facendo emergere una posizione decisa e senza ombre.

“È uscito dalla sentenza come innocente – ha detto il maiorchino -. Non è stato un qualcosa di positivo per il tennis, ma queste cose a volte succedono, gli incidenti capitano, e io lo considero tale, perché credo in Jannik. Sono convinto, da quel che so di lui, che non abbia mai cercato di imbrogliare o di ottenere un vantaggio sugli altri. Sono sicuro che Jannik sia una persona innocente e con dei valori.

Parole, le sue, in cui traspare più di tutto la stima nei suoi confronti per Sinner, con la convinzione che – come emerso nell’accordo – da parte sua non ci sia stata alcuna volontà di andare oltre le regole: "Non voglio mettere in dubbio la sentenza”, ha detto Nadal. “Esistono dei protocolli che tutti noi abbiamo seguito durante la carriera. In questo caso, le autorità hanno tutte le informazioni, mentre quelle che possono essere limitate e molte volte soggettive. Credo nella sentenza. Sinner e la WADA hanno raggiunto un accordo e ora il caso è chiuso.

In ultimo, ha indirettamente risposto anche a chi – tra giocatori e addetti ai lavori – ha più volte puntato il dito contro dei protocolli poco chiari: “Se non ci piace come funzionano i protocolli, evidentemente le persone coinvolte devono lavorare per migliorarli. Ma io non amo parlare male del nostro sport. Alla fine, quei protocolli sono quelli che tutti noi abbiamo accettato e sottoscritto".


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