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Nadal, una settimana al ritorno in campo: ecco cosa aspettarci

Dopo undici mesi di assenza manca solo una settimana ora prima di rivedere in campo Rafa al Brisbane International. Paure e speranze, previsioni e parole troveranno infine in campo una risposta

di | 23 dicembre 2023

Rafa nadal (foto Getty Images)

Rafa nadal (foto Getty Images)

Darsi una chance per poter tornare ad essere competitivi. E' stato il mantra che in questo anno di assenza è andato ripetendosi Rafa Nadal. Tanta pazienza, tanta fiducia, tanto lavoro. Con all'orizzonte la sfida di provare a mettere di suo pugno la parola fine alla sua carriera senza cedere a un infortunio il privilegio di intestarsela. 

Ora che undici mesi son passati, necessari a Rafa per guadagnarsi la sua chance, l'Atp250 di Brisbane, torneo al via tra meno di una settimana che segnerà il suo ritorno in campo, più che una ricompensa assomiglia ad una prima tappa verso un ignoto - parola di Nadal - da lui mai esplorato prima in cui alle sensazioni rassicuranti da lui maturate in queste ultime settimane si sommeranno nuovi dubbi e nuove riflessioni. Decifrarle aiuterà Rafa a darsi quelle risposte che è andato cercando in tutto questo tempo: competitività, soddisfazioni, carriera. 

A giudicare da quanto detto da chi in questi mesi, specialmente nelle ultime settimane, quelle in cui il maiorchino ha aumentato i carichi di lavoro e il tempo trascorso in campo durante le sessioni di allenamento, pare che dubbi non ce ne siano. Rafa sta bene, è pronto e competitivo, e resterà un osso duro da battere per molti. 

La fiducia sul suo ritorno in attività trapelò ai primi di novembre. E a diffonderla fu suo zio Toni, figura fondamentale nella formazione sportiva del nipote: "Penso che ci sarà agli Australian Open 2024. Ovviamente mio nipote vuole essere cauto, è quello che sta facendo. Ogni giorno fa un piccolo miglioramento. Il tennis è uno sport di alto livello - aggiunse ancora Toni - ed è quasi obbligatorio convivere con il dolore, perché porti il tuo corpo al limite. e farlo, può portarti ad avere questi problemi".

Sciolta infine la riserva a metà novembre, al coro si aggiunsero altre voci, più o meno vicine all'entourage dello spagnolo. La più accreditata delle quali fu quella del suo attuale coach Carlos Moya: "E' praticamente pronto per andare in Australia e provarci" - disse, rassicurando come "a poco a poco siamo riusciti a progredire e i problemi sono stati gradualmente risolti"

Infine sono arrivati anche i pareri dei colleghi con cui Nadal ha raffinato la sua preparazione in queste ultime settimane. Il primo fu il francese Arthur Fils, cui l'invito di unirsi a lui per una serie di allenamenti presso la sua Accademia arrivò proprio al termine delle Atp Next Gen Finals. "Speriamo mi lasci vincere qualche punto", aveva commentato ironico il francese prima di imbarcarsi, salvo poi confindare a Ivan Ljubicic "di aspettarsi grandi cose da Nadal" e che "il livello a cui l'ho visto allenarsi era davvero alto". 

L'ultima conferma è arrivata invece da un altro francese, Richard Gasquet (contro cui Nadal detiene il record di ben 18 successi consecutivi) con cui il detentore di 22 Slam in carriera si è allenato in Kuwait: "Non ho dubbi che Nadal tornerà ad essere competitivo. Mi ha detto che gli è servito un po' di tempo, ma ho avuto l'impressione che non accusasse più alcun dolore".
Gasquet ha poi raffinato la sua riflessione: "All'inizio ci vorrà del tempo, ma tornerà competitivo, non ci sono dubbi: non so se accadrà in Australia, a marzo o ad aprile. Vincerà partite di sicuro. Abbiamo svolto una sessione di tre ore e questo è tutto quel di cui c'era bisogno". 

Ancora pochi giorni e finalmente lo scopriremo. Il n.663 del mondo ci ha rallegrato la giornata, titolava Marca il primo dicembre, giorno in cui Rafa indicò data e sede del suo rientro. Adesso non resta che capire per quanto continuerà a farlo.

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