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Safiullin ritrova Sinner, cosa è cambiato da Wimbledon 2023

Roman Safiullin sfida Jannik Sinner, che l'ha battuto ai quarti a Wimbledon l'anno scorso. Nel 2024 ha raggiunto il best ranking a gennaio, ma ha vissuto una stagione con poche soddisfazioni

di | 27 settembre 2024

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Un anno fa, Jannik Sinner fermava nei quarti la sorprendente corsa di Roman Safiullin a Wimbledon. Oltre un anno dopo si ritrovano di fronte. Nel frattempo, per il 27enne di Podol'sk è cambiato tanto.

Ispirato da Novak Djokovic e Roger Federer, Safiullin ha giocato da junior con Daniil Medvedev, Karen Khachanov e Andrey Rublev. "Ha tanto talento, era solo questione di tempo, sapevamo tutti che sarebbe arrivato - diceva di lui Medvedev -. Da junior, pensavo che fosse super difficile da battere, quando vedevo il suo nome dalla mia parte del tabellone tremavo. Abbiamo giocato molte finali e semifinali, molte partite, alcune di tre ore e tre set". 

Numero 2 del mondo junior a 16 anni, capace di vincere 42 match su 46 nel 2014, campione all'Australian Open under 18 e al Bonfiglio. Indizi di una grandezza promessa e non mantenuta. "Per me il passaggio dal mondo juniores a quello pro è stato il più difficile" ha ammesso.

Il suo tennis è stato a lungo un insieme di tessere che nessuno era riuscito a combinare per scoprire quale disegno nascondessero. Sicuramente importante è stato l’incrocio con l'ex Top 40 Andrey Kuznetsov, già campione a Wimbledon junior. Come Safiullin, è stato una grande promessa da junior, ma non è riuscito a esplodere. Conosce bene cosa si prova, sa cosa significa credere di avere il tennis, sapere di valere, ma non esprimere poi quelle qualità quando conta di più. Diventato allenatore dopo otto anni di attività nel circuito, è il primo che ha visto il disegno in quel mix di tessere. E ha cambiato la storia.

Entrato in Top 100 solo nel 2022, l'anno delle sue prime semifinali ATP a Marsiglia e Tel Aviv, Safiullin l'anno scorso ha ottenuto per la prima volta 20 vittorie nel circuito ATP in una sola stagione.

Spiccano evidentemente il successo su Carlos Alcaraz, allora numero 2 del mondo, a Parigi-Bercy, e le vittorie che l'hanno condotto a giocare a Chengdu la sua prima finale nel circuito maggiore.

L'onda lunga si è fatta sentire quest'anno, iniziato con il best ranking di numero 36 del mondo a gennaio grazie alla semifinale a Brisbane. Il 2024 procede con pochi alti e molti bassi, tanto che a questa sfida si presenta da numero 69. Tra i pochi momenti soddisfacenti il terzo turno a Wimbledon e ai Giochi Olimpici, sconfitto a Parigi proprio da Alcaraz, e il Challenger vinto a Cary in finale su Mattia Bellucci. La nuova sfida contro Sinner, numero 1 del mondo, servirà anche a misurare le sue attuali ambizioni.

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