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Rublev torna campione a Doha dopo 5 anni

Andrey Rublev batte Jack Draper e salirà numero 9 del mondo da lunedì

di | 22 febbraio 2025

Andrey Rublev (Getty Images)

Andrey Rublev (Getty Images)

Dopo cinque anni Andrey Rublev torna a trionfare a Doha. Ha allargato le braccia, in maglietta rosa sullo sfondo azzurro del campo e dei LED sui teloni, dopo il 75 57 61 sul britannico Jack Draper, battuto per la quarta volta su quattro confronti diretti nel circuito ATP.

Finalista nel 2018 e campione nel 2020, Rublev ha salvato un match point ai quarti contro l'australiano Alex De Minaur prima di festeggiare il suo 17mo titolo ATP, il primo dal successo al Masters 1000 di Madrid dello scorso maggio. Lunedì, grazie ai 500 punti guadagnati in questo torneo per la prima volta promosso tra gli ATP 500, Rublev supererà Tommy Paul e salirà alla posizione numero 9 nel ranking ATP.

Rublev è il settimo giocatore a vincere almeno due volte al Khalifa International Tennis Complex dopo Roger Federer (3 – 2005, 2006, 2011), Roberto Bautista Agut (2 – 2019, 2022), Novak Djokovic (2 – 2016, 2017), Andy Murray (2 – 2008, 2009), Petr Korda (2 – 1996, 1998), Stefan Edberg (2 – 1994, 1995). Finora non aveva mai vinto più di una volta uno stesso torneo in carriera. "E' straordinario - ha detto Rublev - Sono molto felice. Penso che eravamo entrambi molto stanchi dopo le semifinali finite al terzo set. E' stata dura ma penso che abbiamo giocato un buon tennis".

ATP Doha, Rublev batte Draper: la cronaca

Un unico break decide il primo set. Quando il parziale sembra avviato verso il tie-break, al dodicesimo gioco di un set fino a quel punto senza alcuna chance di rompere la successione dei turni di battuta, per nessuno, Draper si ritrova sotto 0-40 complice il primo doppio fallo della partita. Il britannico salva i primi due set point, ma alla terza occasione Rublev piazza un affilato passante vincente lungolinea di rovrescio. E' l'undicesimo vincente del set contro i nove di Draper, che nel parziale ha tentato quattro discese a rete senza vincere alcun punto e ne ha ottenuti anche quattro in meno negli scambi da fondo.

Il secondo inizia con una trama differente: subito tre game ai vantaggi. Rublev salva due palle break nel primo game, Draper fa altrettanto nel secondo. Un set in cui si scambia e si sbaglia di più, 39 gli errori gratuiti complessivi sui 78 punti giocati. 

Il britannico incide di più con il diritto, gioca più vicino al campo nei suoi turni di battuta e traccia traiettorie più angolate. Migliora la sua resa a rete (4 punti su 7 discese) e riduce il gap negli scambi da fondo (21 vinti contro 23).

Rublev quando comanda il gioco lo indirizza sulla diagonale destra per far ricorso al suo diritto esplosivo contro il rovescio di Draper e costringerlo a manovrare o comunque a rallentare.

La scelta non paga perché Draper di rovescio gioca sempre meglio, vicino alle righe. La sua fiducia cresce, e in parallelo cresce la frustrazione di Rublev. L'equilibrio dura per dieci game, poi Draper firma il break che lo porta a servire per allungare la finale al terzo. Il messaggio che lascia con gli ultimi due punti, il nono ace e la 14ma prima di servizio vincente,un ace e una prima vincente, dovrebbe suonare un grido di battaglia: no retreat, no surrender. Nessun arretramento, nessuna resa.

Ma non sarà così. Il colpo di scena finale è il ritorno di un Rublev feroce e freddo che ne smantella ogni speranza in un terzo set totalmente a senso unico. Gli appassionati presenti, compreso il pilota britannico di Formula 1 George Russell, possono osservare da vicino una masterclass di power tennis.

"Dopo aver perso il secondo set, ho iniziato a giocare in maniera più libera. Ho espresso un tennis di buon livello. Sono stato forte mentalmente e non mi sono lasciato prendere dalla frustrazione, ripartendo con la stessa intensità" ha detto Rublev, che ha alzato il sesto trofeo in carriera in un ATP 500. In questa categoria di tornei ha vinto 31 partite dall'inizio del 2023: solo Alex De Minaur (35) e Jannik Sinner (32) hanno fatto meglio.

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