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Shanghai: Cobolli supera Wawrinka e sfida Djokovic

Bella vittoria dell'italiano che in tre set, e con un solo break all'attivo, piega la resistenza di un coriaceo Wawrinka in tre set. Domani lo attende Djokovic

di | 07 ottobre 2024

Flavio Cobolli (Getty Images)

Flavio Cobolli (Getty Images)

Curiosa la vita per Flavio Cobolli. Mai presente in main draw di un Masters1000 fino a questa stagione, nel giro di pochi mesi grazie ai risultati ottenuti è arrivato a Shanghai con tanto di testa di serie a consolidarne lo status acquisito e un accesso al torneo a partire dal secondo turno. Dove ha incontrato e battuto Stan Wawrinka in rimonta col punteggio di 67(6) 76(4) 63 garantendosi così un terzo turno contro l'ex n.1 del mondo Novak Djokovic. 

Un match equilibrato, quello vinto dall'azzurro, che ha visto mettere a referto il suo primo break quando si era ormai giunti al terzo parziale, dopo i primi due risoltosi entrambi al tie-break. A siglarlo è stato proprio Cobolli, scattato così subito avanti sul 2-0 e bravo da lì in poi a gestire vantaggio ed emozioni. Non è un merito da poco. Vuoi per la poca esperienza a questi livelli, vuoi per il calibro del rivale che aveva di fronte; ma soprattutto per le occasioni da lui sciupate nel primo set, due set point in dirittura d'arrivo che gli son costati il parziale costringendolo così a organizzare una rimonta che anche nel secondo set ha rischiato di venir vanificata.

Wawrinka, che nel suo curriculum vanta più Grand Slam che Masters1000 (3-1, con la sola Monte-Carlo al suo attivo), ha opposto talento e resistenza, classe e volontà, non risparmiando i complimenti al suo rivale quando resosi autore di inattesi vincenti e trovando anche il tempo di ringraziare e silenziare il pubblico lì accorso a sostenerlo. Un giocatore, lo svizzero, che giunto ormai agli ultimi capitoli della sua carriera appare appagato e risolto, e ancora animato dal sacro fuoco della competizione - vedi la racchetta rotta appena subìto il break nel terzo set.

Si è scambiato poco, i punti chiusi entro i 4 colpi sono stati oltre il 60% di quelli messi a segno complessivamente, e se Wawrinka ha trovato nel servizio un solido alleato (16 ace), Cobolli in risposta è riuscito lentamente a trovare la chiave per allungare lo scambio e di conseguenza invertirne l'inerzia uscendo vincitore dagli scambi durato oltre 9 colpi. Non è stata quindi, quella di Cobolli, una vittoria figlia esclusivamente di una maggiore prestanza fisica: c'è stato anche molto tennis, strategia, capacità di lettura del match e di quelli che avrebbero potuto essere i punti chiave in cui esercitare maggiore pressione. Una prova di maturità, che ne conferma i progressi lanciandolo ora al cospetto di Novak Djokovic, rivale al pari di Wawrinka con un gran passato alle spalle ma, a differenza dello svizzero, ancora intenzionato a dire la sua in questa e nelle stagioni a venire.


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