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Shanghai, Djokovic raggiunge Fritz in semifinale

L'americano batte Goffin in due set rilanciando la sua candidatura a un posto per il Masters di fine stagione. Nole cede un set al pupillo Mensik per poi dilagare

11 ottobre 2024

Taylor Fritz (Getty Images)

Taylor Fritz (Getty Images)

Vittoria n.49 in stagione per Taylor Fritz. Meno di novanta minuti sono infatti bastati al n.6 del mondo per battere il belga David Goffin col punteggio di 63 64 qualificandosi per la sua quinta semifinale della carriera in un Masters1000. Il successo consente lui di guadagnare punti preziosi nella Race per Torino dove al momento occupa la quinta posizione e che potrebbe vederlo issarsi fino alla quarta qualora riuscisse a vincere il torneo. 

"Penso di aver servito bene per tutta la settimana, anche oggi ma soprattutto contro Rune. Sapevo che avrei dovuto farlo, ma sapevo anche che alcuni servizi efficaci contro alcuni rivali avrebbero potuto non esser tali contro Goffin. Una cosa che mi ricordavo di lui è che è un gran ribattitore e che contro di lui servizi che non sono abituato a veder tornare indietro ritornano nella mia metà campo. Per questo dovevo restare concentrato, specialmente sulla seconda", ha dichiarato a caldo l'americano, la cui seconda ha portato lui in dote il 70% di punti (più della prima, attestatasi al 67%).

Finalista agli US Open, per Fritz quella di Shanghai sarà anche la sesta semifinale del 2024, stagione in cui ha  vinto due titoli (Delray Beach e Eastbourne) e che lo vede a un passo dall'eguagliare il suo miglior ranking in carriera (5°) colto nel febbraio di un anno fa. 

"Sento che a volte ho bisogno di un paio di match prima di trovare la mia routine e capire cosa funzioni e cosa sia meglio per me. Credo di cominciare a sentirmi veramente a mio agio solo dopo aver vinto i primi due incontri. Ma sono già arrivato così lontano in tabellone e ormai so come regolarmi per e penserò solo a godermi quel momento".

Fritz in semifinale affronterà Novak Djokovic, vincitore in tre set contro il giovane ceco Jakub Mensik col punteggio di 67(4) 61 64, per quello che sarà anche il loro decimo scontro diretto in carriera. Impietoso sin qui il bilancio per l'americano, uscito sconfitto in tutte e nove le sfide disputate l'ultima delle quali andata in scena ad inizio stagione nei quarti di finale degli Australian Open. Per Djokovic, già detentore del record di quattro titoli vinti a Shanghai, si tratterà della nona semifinale al Rolex Masters, un traguardo che consente lui di superare il russo Andrey Rublev al 7° posto della Race per Torino e compiere un altro passo verso la qualificazione al Masters di fine stagione, uno scenario che il serbo è andato ricostruendo proprio in Cina dopo la precoce eliminazione agli ultimi US Open - di cui era campione in carica - che tanto gli era costata in termini di ranking.

"Siamo stati punto a punto fino alle ultime battute - ha dichiarato a fine match Djokovic - e sono stato fortunato a trovare un gran servizio nell'ultimo game grazie a due ace che mi hanno aiutato. Quando ero andato alla battuta per chiudere il primo set non ero riuscito a fare altrettanto e lui è riuscito a ribaltarne l'esito giocando un gran tie-break". 

"Io però non mi sono disunito - ha ancora aggiunto Nole - ho iniziato molto bene il secondo set quando ho avuto la sensazione che entrambi eravamo alle prese con un calo fisico. Ci siamo dati battaglia, ci sono stati molti lunghi scambi e siamo stati in campo per due ore e mezza".

Mensik, che a Shanghai ha giocato il suo primo quarto di finale in un Masters1000, aveva speso parole al miele per quello che da tre anni a questa parte è diventato per lui una specie di mentore ("Era il mio idolo, è un'ispirazione, non sarei qui se non fosse stato lui"), è sceso in campo senza timori reverenziali riuscendo in chiusura di primo set a recuperare un break di svantaggio per poi imporsi al termine di un tie-break che lo vedeva rincorrere 1-3. Nel secondo set però Nole ha alzato il livello del suo gioco, facendo impennare le sue percentuali al servizio (92% di punti dalla prima) e pareggiando i conti in poco più di mezz'ora. Giunti al terzo, Djokovic ha continuato ad alimentare la pressione sul suo rivale bravo però a non volersi arrendere a un copione sempre più inevitabile, rinviato tra palle break annullate e colpi con cui ha reso più complicata la vita dell'ex n.1 del mondo. Cinico nel portare comunque a termine il suo piano che gli è valso il trentottesimo successo a Shanghai (nessuno come lui), il primo di quest'ultima edizione in cui abbia perso un set. 

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