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Shanghai, Sinner: "Una stagione di grandi progressi"

Il numero uno del mondo alla vigilia del suo esordio nel Rolex Masters: "Pronto per il primo match". Le considerazioni sulla finale appena persa a Pechino: "Gran match, è andata così", e quelle sull'appello Wada: "Non è facile ma ho fiducia che tutto andrà per il meglio"

04 ottobre 2024

Jannik Sinner (Getty)

Jannik Sinner (Getty)

Atterrato a Shanghai dopo il volo condiviso con Carlos Alcaraz e il suo staff, Jannik Sinner si accinge a scendere in campo in quella che per lui sarà la seconda partecipazione allo Shanghai Masters, penultimo Masters1000 della stagione cui il numero uno del mondo arriva dopo la finale persa a Pechino contro il murciano amico e rivale.

"Sono contento di essere tornato qui, questo è un torneo davvero speciale. Ho appena terminato la mia prima sessione di allenamento - ha dichiarato Sinner nel corso della sua prima conferenza stampa - Mi sento bene, ho recuperato. Non ho fatto nulla di particolare se non presenziare insieme a Carlos a un evento della Nike che è stata anche una bella occasione per incontrare un po' di tifosi. Ho cercato di riposare un po', sono stato in palestra e come detto oggi ho sostenuto il mio primo allenamento. Speriamo di farci trovare pronti per il match di domani".

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Nei giorni che lo sperano dal suo esordio, Sinner ha ripercorso quanto accaduto nelle oltre tre ore di gioco dell'ultimo atto del China Open: "Può succedere. E' finita 7-6 al terzo e poteva concludersi in ambo i modi, alla fine ha vinto lui ma io ho avuto le mie chance nel terzo set e lui avrebbe potuto vincere il primo che invece è andato in mio favore - racconta a freddo l'italiano - Nel secondo ho avuto altre occasioni, delle palle break sul 4-3 che non sono riuscito a sfruttare e anche sul 5-4. Nel terzo era avanti 3-0 nel tie-break e lui ha recuperato grazie a dei colpi formidabili. E' stato un gran match, è così".

Una rivalità, quella con Alcaraz, tanto infuocata in campo quanto lieve una volta spente le luci della ribalta. Tanto da imbarcarsi insieme alla volta di Shanghai con i rispettivi team, tra sorrisi e complimenti reciproci: "Tra di noi è più semplice perché fuori dal campo ci assomigliamo. In campo siamo più diversi, ma è normale, è la nostra natura. Ma una volta fuori lo ascolto e ho l'impressione che anche a lui piaccia circondarsi come me di persone a lui care - ha riflettuto Sinner - Mi spinge a fare meglio, il che è una cosa buona, cu sono aspetti del mio gioco su cui devo migliorare nei prossimi giorni e durante la off season e mi allenerò per riuscirci".

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Le ultime considerazioni sono ancora una volta per l'appello inoltrato dalla Wada nei giorni scorsi. Una doccia fredda inattesa con cui Sinner dovrà convivere per le prossime settimane, e su cui il numero uno del mondo è tornato a parlare alla vigilia della sua seconda uscita cinese: "Dell'appello avevo già parlato a Pechino, sono sorpreso ma mi aspettavo che poteva accadere una cosa simile. E' andata così e resto ancora sorpreso ma continuerò a collaborare come fatto prima. Le tre udienze che ho sostenuto sono state tutte in mio favore e resto fiducioso che tutto si risolverà per il meglio, un esito diverso mi lascerebbe ancor più sorpreso. Non è una situazione in cui mi senta a mio agio, non c'è dubbio, credevo fosse tutto finito e invece non è così e non è facile".

Resta la soddisfazione per un'annata in cui "sento di aver fatto grandi passi avanti - ha poi concluso l'altoatesino - ma che non mi ha cambiato come persona, continuo a circondarmi con delle ottime persone che ogni giorno mi sostengono e questo significa moltissimo per me. Mi sento in ottima posizione e il prossimo anno, se dovessi ricevere la stessa domanda, spero di poter rispondere ancora così". 

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